Passi in avanti per la formazione di mister Castori, condannata da qualche errore individuale e da un rigore inesistente. Prestazione comunque di livello rispetto alle ultime esibizioni.
Una Salernitana più che discreta nel primo tempo tiene testa all’Aston Villa (annunciata tra le protagoniste certe della prossima Premier League) e torna dall’Inghilterra con un 3-1 che, di questi tempi, lascia il tempo che trova ma consente comunque di trarre qualche indicazione positiva rispetto alle recenti sgambature. Per 45 minuti i granata hanno fatto una bella figura, portandosi in vantaggio grazie ad una bella giocata su palla inattiva e rischiando addirittura di raddoppiare ed archiviare virtualmente la pratica. Qualche errore difensivo di troppo, anche inusuale per una squadra guidata da Castori, e un rigore inesistente regalato dall’ostile arbitro ai padroni di casa ha permesso all’Aston Villa di ribaltare il risultato in 5 minuti e di gestire senza affanni nella ripresa con la propria evidente superiorità tecnica. Il gol del 3-1, siglato dall’ex interista Young, è frutto di una azione insistita nata sul centro-sinistra e chiusa efficacemente dall’estroso fantasista locale, bravo a liberarsi dalla marcatura di Gyomber. Le parate del subentrato Fiorillo nel finale hanno evitato un poker che non avrebbe reso giustizia ad una Salernitana che non ha mai tirato indietro la gamba e ha fatto battaglia, con Djuric che ha affrontato a muso duro tutti i difensori avversari lamentandosi per il trattamento riservatogli. Non propriamente affettuosissimo. E’ calcio d’agosto, sia chiaro, e i granata – in versione cantiere aperto – dimostrano di incarnare lo spirito e le idee di un allenatore che adesso ha assoluto bisogno di 6-7 rinforzi per non vanificare il grande lavoro svolto nel ritiro di Cascia e in questi primi giorni a Salerno. Si rientra a casa stasera, con qualche consapevolezza in più e il rammarico per lo 0-2 fallito da Zortea al termine di un’azione personale devastante di Capezzi. Il centrocampista è stato il migliore in campo, bene anche Obi e Jaroszynski, mentre sembrano ancora in ritardo di condizione Gyomber e Schiavone, autore di una mezz’ora negativa. Non hanno convinto gli esterni, vien da chiedersi se puntare su tre scommesse come Ruggieri, Zortea e Kechrida paghi in una categoria che non perdona. In un senso o nell’altro è presto per emettere giudizi, sia chiaro, ma alcuni limiti in marcatura erano emersi già nelle amichevoli precedenti.