L’attaccante è il grande flop del girone d’andata, a questo punto a gennaio si può anche evitare di spendere una cifra enorme per il suo riscatto. Meglio blindare Ranieri anche in ottica futura a prescindere dall’esito di questo campionato.
E’ stato uno dei calciatori più inseguiti e chiacchierati nel periodo di calciomercato. A inizio luglio la trattativa per riportarlo a Salerno era stata virtualmente chiusa, poi un po’ l’ostracismo di Castori, un po’ i mugugni della piazza costrinsero la dirigenza a raffreddare tutto prima di una riapertura in extremis lo scorso 31 agosto. “Voglio trasformare i fischi in applausi” disse nel giorno della presentazione ufficiale, una promessa solenne a cospetto di cinquemila persone che, con maturità, gli diedero fiducia “perchè ora indossa la maglia granata e non ha senso contestarlo”. Anche l’altro ieri Luca Ranieri è stato, per distacco, il migliore in campo. Riuscire a strappare consensi e a guadagnare voti alti in pagella in una giornata nerissima per la Salernitana vale doppio, qualcuno già ritiene possa essere un futuro titolare nella Fiorentina e, chissà, un potenziale rinforzo per la Nazionale di Mancini. Di certo c’è che contro la Juventus, pur a cospetto di Cuadrado, se l’è cavata benissimo. Almeno tre le chiusure in scivolata eleganti e perfette per scelta di tempo, innumerevoli le sgroppate sulla fascia condite anche da qualche cross più preciso del solito. E se la dea bendata ogni tanto si ricordasse dei granata, avrebbe segnato anche il suo secondo gol stagionale: con la Samp fu super Audero, martedì il palo interno e una disperazione che incarnava la tristezza dei tanti tifosi presenti all’Arechi. Soltanto un “grazie”, dunque, a chi si è sacrificato e ha lasciato il campo con la maglia sudata in una giornata triste per i colori granata ma illuminata – in minima parte – dalla stella di Ranieri.