Il 12 aprile 2010 moriva Carmine Rinaldi alias “Il Siberiano”, storico capo ultras della Salernitana. Oggi, a distanza di tredici anni, in virtù di quel drammatico giorno, la “Curva Sud Siberiano“, ha apposto uno striscione dinnanzi allo stadio “Arechi” per mantenere sempre vivo ed integro il ricordo di un uomo simbolo, per i colori granata.
Curva sud Siberiano: “Per sempre capo degli ultrà…”
Il Siberiano, storia bandiera per la tifoseria granata e per tutto il mondo ultras, è venuto a mancare all’età di 46 anni mentre si trovava all’interno di uno stabilimento balneare, nei pressi di Salerno. Da quanto si apprese, con un amico stava lavorando ad alcune strutture interne, quando all’improvviso si accasciò a terra a causa di un infarto.
Siamo qui, per alimentare il ricordo di un uomo simbolo e guida della tifoseria granata, amico di tante esperienze e battaglie sportive. Ogni tifoso granata ha un ricordo di lui, un episodio che potrebbe raccontare a chi lo ha conosciuto poco o, sfortunatamente, mai incontrato.
Essere ultras vuol dire in primo luogo amare, smodatamente, i propri colori, al di là di qualunque vittoria o sconfitta, ma anche rispettare gli avversari che imbracciano una bandiera diversa o intonano i propri cori . Il Siberiano è stato il simbolo di un’epoca che non potrà mai ritornare, dalla quale però assimiliamo contenuti e concetti importanti, che vanno anche al di là del mero evento sportivo.
FONTE: SALERNOSPORT24