. . .

Le parole del mister in conferenza stampa: è la seconda volta su due, in carriera, che espugna l’Arechi. Nell’ultimo precedente alzò al cielo la Supercoppa di C.

Massimiliano Allegri è intervenuto ai microfoni di Dazn. Le sue parole:

Chiellini ha detto: “La Juve ci ha dato tanto, noi dobbiamo restituire con responsabilità e con amore”. Ha visto questa responsabilità? Da oggi inizia il restituire con amore?
“Credo che i ragazzi stasera abbiano fatto una prestazione buona, soprattutto perchè non è facile con la Salernitana, in questo campo. Nel secondo tempo abbiamo rischiato, perchè due-tre cross comunque sono passati dentro l’area. Veniamo da un momento di pressione, abbiamo perso con l’Atalanta in casa anche se abbiamo fatto una buona partita. Stasera potevamo fare più gol e giustamente Chiellini ha detto una cosa giusta, oggi ne abbiamo parlato con la squadra. Credo che la Juve ci abbia dato tanto e ci  sta dando tanto, in questo momento quindi dobbiamo essere noi a dare alla Juventus, perchè abbiamo il senso di responsabilità giusto che dobbiamo avere e per cercare di fare qualche risultato che con le medio piccole abbiamo sempre fallito”.

Stasera ha avuto delle risposte dal campo, soprattutto da giocatori che erano stati messi sotto la lente. Questo può essere l’assetto che può accompagnarla fino alla fine del campionato?
“Stasera abbiamo gestito bene la palla, dobbiamo migliorare sulle accelerazioni quando la palla arriva tra le linee, nella conclusione. Sono contento perchè stasera Morata quando è entrato non era contento per il gol perchè poteva fare di più; così come Dybala poteva fare qualche gol in più. Prima della partita ho detto ai ragazzi: abbiamo un vecchio da sostenere che è Chiellini, perchè avevamo due 2000, due ’99, un ’98, un ’97, quindi direi che la squadra era abbastanza giovincella. Quando in questi momenti la squadra è giovincella può anche subire delle pressioni, invece sono stati molto bravi. E’ normale che bisogna migliorare ancora. E’ stata una bella vittoria che ci porta a 24 punti. Purtroppo in campionato al momento siamo un po’ in ritardo perchè abbiamo perso 11 punti.

Il livello di compatibilità tra Dybala e Kulusevski è alto? Fai convivere il talento in rosa può essere una delle chiavi per ripartire?
“Questi giocatori hanno talento, però non scordiamoci che solo con l’esperienza e giocando, commettendo degli errori e facendo le cose buone, e capendo le situazioni della partita, la cattiveria quando c’è da far gol, quando c’è da difendere… stasera si sono messi tutti a disposizione. Quindi Kulusevski ha appena 20-21 anni, non è che abbia 25 anni e 300 partite con la Juventus. Diciamo che possono solo migliorare, con l’aiuto di quelli un pochino più esperti che danno una mano. Poi i risultati ci aiuteranno a crescere più velocemente”.

Hai dovuto più lo psicologo o ti sei concentrato più sul campo in questo periodo?
“Fortunatamente abbiamo giocato dopo 3 giorni dall’Atalanta, comunque con l’Atalanta avevamo fatto una buona partita. Poi in qusti momenti la cosa migliore è quella di semplificare le cose, gli ho detto due cose che secondo me andavano fatte stasera nella partita, nelle posizioni in campo, nelle traiettorie di passaggio. Le abbiamo provate nell’allenamento di ieri, l’unico allenamento che potevamo avere a disposizione. E oggi ho parlato a livello mentale”.

Cosa gli hai detto?
“Le stesse parole, le parole che ha detto Chiellini, gliele ho dette prima della partita, quelle che ho detto prima a voi. In questo momento siamo noi che dobbiamo dare alla Juventus, ai tifosi, a tutti, con delle vittorie, perchè le vittorie stanno far meglio tutti. E i ragazzi stasera sotto pressione hanno fatto una bella partita”

Ha trovato una società diversa?
“Non è cambiato nulla. C’è la presenza della società come sempre. Ha parlato il presidente, ha parlato John Elkann anche oggi. Noi dobbiamo fare il nostro lavoro in campo. Quello che è successo nei due anni che non c’ero io non voglio saperlo. Quando sono tornato, ho parlato con il presidente e mi ha chiesto di fare parte di nuovo della Juventus per cercare di portare avanti un progetto con una squadra con meno esperienza di quella che ho lasciato. E’ normale che abbiamo alti e bassi, dispiace perché con la qualità che la squadra ha possiamo migliorare e potevamo far meglio in quelle quattro partite. Devo ancora conoscere i giocatori, loro devono ancora conoscere me. Giochiamo ogni tre giorni. L’obiettivo degli ottavi di Champions lo abbiamo raggiunto in anticipo. Ora abbiamo un po’ più di tempo per lavorare e speriamo di recuperare il terreno lasciato per strada”.

Sente la mancanza di un uomo come Marotta?
“La Juventus quest’anno c’è il presidente che il riferimento numero uno. E’ arrivato Arrivabene ed è presente, c’è Cherubini che conosco da 30 anni ed una persona molto equilibrata e molto brava. Cambiano le persone ma il DNA della Juventus debba rimanere e rimarrà. Poi ci sono i momenti in cui vinci di più e momento in cui vinci meno ma questa è una cosa ciclica della vita e che va accettata come una sfida. E’ una bellissima che io ho accettato sapendo delle difficoltà perchè vincere tutti gli anni è praticamente impossibile. Quest’anno dobbiamo fare il massimo perchè bisogna essere consapevoli che siamo all’interno del campionato ma avere la responsabilità di essere alla Juventus e di avere l’ambizione di ottenere il massimo. Ora con lo stop della Champions troveremo delle altre certezze”.