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Contro il Napoli c’è stata una grande Salernitana, trascinata da un ambiente che fa la differenza.

Altro che pallottoliere e allenamento a porte aperte: a Salerno la capolista del campionato di serie A ha incontrato difficoltà forse anche inattese. Pur schierandosi con alcuni calciatori che non erano titolari nemmeno in serie B, il Napoli ha sofferto tantissimo e ha vinto con l’unico tiro in porta della gara nato da una serie di rimpalli e dall’ennesimo errore di un Belec che, probabilmente, avrebbe bisogno di accomodarsi un pochino in panchina. Gli errori del portiere iniziano ad essere tanti, alla classifica mancano punti preziosi e c’è un Fiorillo esperto, che scalpita e che certo potrebbe dare qualche garanzia in più soprattutto ora che la retroguardia, nei singoli, conferma di non essere affatto scarsa. Gyomber, nel suo ruolo naturale, ha giganteggiato, Strandberg è una certezza così come Ranieri a sinistra, Zortea è più affidabile di Kechrida e alla lunga sarà una buona alternativa a Veseli. Solo Gagliolo, ad oggi, è una delusione e l’errore al 95′ è la fotografia del suo momento.

Vogliamo soffermarci, però, sullo straordinario pubblico dell’Arechi. Il dato ufficiale parlava di 17000 paganti, un incasso record per questa stagione e numeri che collocano Salerno tra le prime in Italia per media spettatori. Assurdo davvero che nessun imprenditore voglia investire in una città che offre tanto e che può contare su una tifoseria che fa la differenza. Anche alcuni giocatori del Napoli, abituati a palcoscenici di caratura internazionale, hanno riconosciuto che la performance autorevole della Salernitana nasce dalla spinta del dodicesimo uomo, da brividi per 96 minuti e quanto mai trainante soprattutto dopo la rete dello 0-1. Tutto è filato liscio sotto il profilo dell’ordine pubblico, una vittoria per Salerno e per la Campania. Sul principe degli stadi erano puntati i riflettori di tutt’Europa, la prova di maturità è stata superata alla grandissima. Merito anche, va detto, dell’eccellente lavoro delle forze dell’ordine e degli steward, operativi già 4 ore prima del fischio d’inizio. Nei vari settori dello stadio la presenza partenopea è stata praticamente minima, erano quasi tutti tifosi della Salernitana che hanno applaudito la squadra riconoscendole meriti. Aggiungiamo anche lo striscione a sostegno della Sicilia in questo momento difficile.

Tornando al campo, ora ci sarà la proibitiva trasferta di Roma contro l’ex presidente Lotito: come se non bastassero le assenze dei due Coulibaly e di Capezzi, non ci sarà nemmeno Kastanos. L’espulsione, ingenua, macchia la prestazione, ma non cambia il giudizio estremamente positivo su un ragazzo diventato una risorsa e che, alla ripresa, sarà titolare inamovibile. E’ chiaro che all’Olimpico difficilmente ci sarà storia, ma questa Salernitana ha l’obbligo di provarci contro tutti. La concorrenza, del resto, non corre e i granata, al completo, valgono molto più di quanto i tifosi credano. Altro che impresentabili…