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Prestazione eccellente del difensore granata sotto lo sguardo del commissario tecnico.

Il futuro terzino destro della Nazionale può arrivare direttamente da Salerno? Chissà. Di fatto in casa granata è esploso definitivamente il talento di un calciatore arrivato in serie A troppo tardi rispetto alle effettive potenzialità e che è diventato un titolare inamovibile sulla fascia. Pasquale Mazzocchi, sotto lo sguardo di Roberto Mancini, ha giganteggiato dal primo al novantesimo mostrando una condizione psicofisica eccellente a cospetto della capolista Milan e di uno dei club più titolati al mondo. Eppure dalle sue parti transitavano calciatori del calibro di Theo Hernandez e Leao che, nell’uno contro uno, non è quasi mai riuscito a superarlo imbattendosi in un autentico muro e in un motorino instancabile. Anche le azioni dei due bellissimi gol della Salernitana nascono dalle giocate di Mazzocchi: prima un lancio a tagliare il campo, poi un cross in corsa per la testa di Djuric sotto quella curva che gli ha tributato un’autentica ovazione eleggendolo idealmente come man of the match. E chissà che a Venezia non si stiano mangiando le mani per aver ceduto un giocatore determinante ad una diretta concorrente per la salvezza, lui che tra l’altro può essere considerato un talismano: promozione a Rimini, scalata incredibile a Parma, promozione proprio a Venezia e ora un’avventura affascinante in una piazza calda come Salerno che può essere il definitivo trampolino di lancio.

Bravo il ds Sabatini a chiudere a metà gennaio una trattativa non semplice colmano una lacuna cronica sull’out destro, un investimento complessivo di circa 1,2 milioni di euro. Sono bastate tre partite da 7 in pagella per raddoppiare immediatamente il valore e, chissà, per far quantomeno annotare il suo nome sul taccuino del commissario tecnico. In Italia scarseggiano i terzini bravi con queste caratteristiche, speriamo che Mancini non si sia limitato ad osservare i vari Romagnoli, Tonali e Calabria allargando gli orizzonti anche alle presunte “piccole” che spesso mettono in vetrina talenti di livello. E Salerno si sta innamorando di Mazzocchi anche per le sue qualità umane, per quell’umiltà che lo ha sempre contraddistinto e che gli ha permesso di vincere sfide importanti nella vita. Basti pensare che ieri, dopo aver messo in grossa difficoltà i campioni del Milan, non si è sottratto all’abbraccio del pubblico all’esterno dello stadio concedendosi per foto ricordo e autografi, per poi rientrare a piedi in albergo. E’ con questo atteggiamento che si possono raggiungere grandi risultati. La salvezza con il granata di Salerno, la Nazionale con gli azzurri di Mancini?