Il quotidiano La Città si sofferma sull’importanza del pubblico e sulla speciale classifica del tifo. Vincendo con lo Spezia facile immaginare un Arechi da 15000 contro l’Empoli.
Se la corsa salvezza si giocasse sugli spalti la Salernitana starebbe già pensando a quando brindare con la matematica la permanenza in A. Ché la tifoseria granata, dopo 7 giornate di campionato, si conferma ancora una volta una delle torcide più passionali del panorama italiano, oltre a rappresentare un tesoretto da oltre 6 milioni di euro per le casse del club. La classifica delle presenze negli stadi della massima serie, infatti, vede il popolo dell’ippocampo subito dietro le big del torneo, in ottava posizione, quella che sul campo un tempo valeva l’accesso alla Coppa Intertoto. Sui gradoni, invece, vale un piazzamento di tutto rispetto per i supporters campani, capaci di sfondare il muro delle 45mila unità complessive nelle 4 gare casalinghe, per una media di 11.200 circa spettatori a partita, in pratica una soglia vicinissima al sold out dell’Arechi (raggiunto però solo con la Roma), che tra limitazioni dovute al Covid e capienza ridotta in attesa dei tornelli permette a 12500 tifosi di supportare dal vivo la formazione di Fabrizio Castori. Come prevedibile, il confronto con le altre neopromosse è schiacciante, sotto questo aspetto non c’è partita, considerando che Venezia ed Empoli si attestano rispettivamente alla penultima e ultima posizione con una media spettatori al di sotto delle 5mila presenze medie, anche se i lagunari sono almeno giustificati dai lavori al Penzo che hanno costretto gli arancioneroverdi a disputare solo due incontri tra le mura amiche.
La Salernitana, invece, spicca il volo, e si piazza alle spalle delle principali candidate allo scudetto, come Inter e Milan, le prime due per media spettatori, mentre il primato momentaneo per totale di presenze spetta alla Roma (un match in più in casa), l’unica a sfondare quota 100mila anche grazie all’effetto Mourinho, capace di riaccendere la passione a tinte giallorosse. Precedono i granata anche Lazio, Napoli, Juventus, e Fiorentina, dove è tornato forte l’entusiasmo in virtù dell’ottima partenza della nuova creatura di Vincenzo Italiano. Al di sotto, però, i supporters dell’ippocampo pure si mettono piazze prestigiose, come ad esempio Bologna, Atalanta, Genoa, Verona, Torino, tutte al di sotto dei 10mila tifosi di media a partita. Orgoglio per la torcida, ma boccata d’ossigeno per la società (soprattutto in questo delicato momento storico) che ha incassato nelle 4 giornate oltre 1 milione di euro, ed altri 5 potrebbe incassarne fino alle fine del campionato. Cifra che potrebbe ulteriormente lievitare qualora il Governo decida di ampliare la capienza dal 75% al 100 % poi, garantendo ulteriori posti a sedere e di conseguenza ticket da vendere, nella speranza di arrivare a quota 26.500. Altra spinta potrebbero darla i tornelli, che saranno installati nei settori Tribuna e Distinti e regalare 5mila posti a sedere in più, per rendere l’Arechi un catino infuocato e un tesoretto milionario per la Salernitana. Che sa fin troppo bene, e il terzo tempo di Ribery ne è l’esempio, che le chance di salvezza passano anche per il principe degli stadi.