
Sul web pubblicati i biglietti di alcuni tifosi romanisti che saranno presenti negli altri settori. L’assenza di diritto di prelazione e di agevolazione per i vecchi abbonati favorirà anche semplici sportivi che vogliono godersi lo spettacolo o…tirare i piedi!
Salernitana-Roma, è caos totale. Così come accaduto per la trasferta di Bologna, anche stavolta il circuito Vivaticket si è impallato a causa delle numerosissime richieste provenienti da ogni parte d’Italia. La sintesi della giornata di ieri è presto fatta: centinaia di persone hanno trascorso l’intero venerdì incollate allo smartphone o al computer pur di assicurarsi il prezioso tagliando, una corsa al biglietto in parte anche inaspettata. Difficoltà nella registrazione o nei metodi di pagamento, email e dati anagrafici non riconosciuti, problematiche di connessione, sale d’attesa infinite, operazioni da ripetere una trentina di volte e finanche la richiesta – in qualche circostanza- del codice della Granata Card del tutto inutile quando si gioca in casa. E la prima ad essere penalizzata è stata proprio la Salernitana, con centralini presi d’assalto e telefono dell’addetto stampa Gianluca Lambiase praticamente rovente. Nella tarda serata, proprio grazie alle segnalazioni costanti della dirigenza, la situazione è tornata quasi alla normalità, sebbene molti tifosi – esausti – abbiano deciso di abdicare preferendo DAZN. Senza dimenticare quante persone anziane, per motivi logistici, hanno rinunciato da subito pur a malincuore e con profonda amarezza. Sin dalle ore 10:20 di stamattina il sito Vivaticket non consentiva di acquistare biglietti nè per la Sud, nè nei distinti, poi la nota ufficiale “Disponibilità di biglietti finita”. Di certo c’è che questa esperienza deve fungere da insegnamento in vista della prossime gare che, rimanendo in zona bianca, potranno essere seguite da un buon numero di spettatori. Per Salernitana-Roma ci saranno 12600 salernitani a cospetto di mille cuori giallorossi, un vero peccato che diversi “occasionali” siano riusciti a prevalere rispetto a quello zoccolo duro ripartito dalla D, determinante nella risalita e costretto a restare a casa anche per il ritardo nei lavori all’Arechi. Con una capienza di 38000 posti, come promesso tre mesi fa da alcuni esponenti dell’amministrazione, si potevano mettere a disposizione quasi settemila biglietti in più, un danno economico-sociale che sta generando tensioni negli ambienti del tifo granata. Non sarebbe un’idea sbagliata garantire il diritto di prelazione ai vecchi abbonati, ai club organizzati, a tutti coloro che ci sono sempre stati e che tiferanno per la Salernitana, non per gli squadroni o per i campioni che, di volta in volta, sfileranno sul terreno di gioco. Il no ai mini abbonamenti scaturisce dalla scarsa chiarezza del Governo. Basterà passare in zona gialla per chiudere di nuovo e limitarsi a 2500 spettatori, sarebbe scorretto incassare denaro da persone che non avranno nemmeno la garanzia di esserci. E pensare che in tutto il resto d’Europa si è tornati alla normalità mentre Draghi e Speranza continuano a generare confusione con contraddizioni continue. E anche un po’ di incompetenza.