Relazione completata, per ora congelata l’ipotesi stadio nuovo. Ma ci saranno comunque cospicui investimenti
“Stiamo parlando di infrastrutture e di un centro sportivo, il campo Volpe non mi piace. Noi vogliamo fare le cose belle e quindi stiamo pensando di individuare un’area per creare più impianti sportivi al servizio non solo della prima squadra. Il Volpe, per una questione logistica e di spazi, non rientra nei nostri piani di investimento. Per l’Arechi pensiamo a una convenzione di lungo periodo. Non dobbiamo pensare per forza a quello che hanno fatto a Londra o a Parigi. A volte servono anche dei piccoli punti di accoglienza, dei chioschi, delle cose che rappresentano l’identità locale, per creare una modalità di stare insieme e di stare allo stadio, vivere lo spettacolo in modo differente. Lo stadio comunque deve rappresentare sempre di più l’anima della Salernitana e del rapporto che vuole avere con la città. L’amministratore delegato della Salernitana sarà Maurizio Milan, è un grande professionista, ci siamo conosciuti quando dirigeva la Business School del Sole 24 ore. Negli anni siamo diventati amici e credo sia la persona giusta per presidiare l’investimento e dare un contributo fondamentale nella realizzazione di tutte le cose che sono state dette, dalla trasformazione digitale agli investimenti locali nelle infrastrutture. Lavoreremo fianco a fianco per cercare di portare, da qui a sei mesi, tutti questi progetti a compimento. Questo non vuol dire però nello stato massimo di efficienza del progetto, almeno però li avviamo e li tocchiamo con mano. Col sindaco abbiamo parlato anche di fare un museo della Salernitana, non lo dobbiamo fare per forza come sta a Barcellona, non bisogna per forza essere i primi o altrimenti non si fa nulla, le cose è importante farle poi possono sempre essere migliorate”.
Queste le parole del presidente Danilo Iervolino rispetto alla necessità di investire in infrastrutture. Il Volpe è stato bocciato, si continuerà a lavorare al Mary Rosy mentre non sono esclusi investimenti futuri sul Vestuti. Anzi, è stata confermata pienamente la volontà di effettuare un sopralluogo: si chiederà un incontro ai funzionari del Comune per capire quando e come intervenire, un investimento oneroso rivolto non solo alla prima realtà calcistica cittadina, ma anche ad altre realtà che, per allenarsi, sono costrette a peregrinare in ogni angolo della provincia con enorme dispendio di energie fisiche ed economiche. Naturalmente prende corpo l’idea di un museo permanente, con l’ausilio della tecnologia e di alcune associazioni che hanno già dato ampia disponibilità per fornire gratuitamente materiale e collaborazione quotidiana. Si individuerà, forse in provincia, una vasta area per creare un qualcosa che riguardi solo il settore giovanile, con tanto di foresteria e scuole per consentire ai ragazzi di continuare a studiare. L’Arechi potrebbe diventare un centro polifunzionale attivo 365 giorni all’anno, con occasioni di lavoro per tanti giovani del territorio e un guadagno fisso e certo per la prima realtà calcistica cittadina. L’ipotesi stadio nuovo, dunque, per il momento è accantonata.