Il team manager è un punto di riferimento per il fuoriclasse francese, rapporto ottimo sin dal primo giorno. Fu proprio Avallone ad accoglierlo all’aeroporto di Napoli.
“Ribery è molto vicino alla nostra mentalità: è un marsigliese, quindi un francese del Sud. È sempre pronto alla battuta”, dice il team manager Sasà Avallone, che lo ha portato avanti e indietro dal centro sportivo “Mary Rosy” all’hotel Raito, alle porte della Costiera Amalfitana dove alloggiava. “Adesso non gli servo più, perché ha preso una Citroen DS9″, ride Avallone. “Ha pure trovato casa, una villetta tra Cava dei Tirreni e Vietri sul Mare. Quando ancora mi capita di accompagnarlo, gli faccio sempre la stessa battuta: “Ricorda che alla Salernitana puoi parlare solo con me, perché pure io ho vinto una Coppa”. È la Uefa che ho conquistato con la Juve, da giocatore, nel ’90. Lui ride e, davanti ai compagni di squadra, ripete: “Ricordatevi che io posso parlare solo con Sasà Avallone, perché è l’unico tra voi ad aver vinto qualcosa di serio”“. In città, ovviamente, Ribery si fa vedere pochissimo: “Credo che non abbia mai fatto una passeggiata in centro. Sarebbe impossibile camminare in tranquillità”, dice Lambiase. “Anche quando ha bisogno di dare una sistemata ai capelli, fa venire apposta il parrucchiere al campo. In compenso, ogni tanto va a mangiare in una braceria poco fuori città”. Nessun dubbio sul fatto che sia un professionista inappuntabile, ma Bianchi scende nel dettaglio: “Cura parecchio il suo corpo prima e dopo l’allenamento, quando si sottopone a lunghi lavori di recupero. Ha pure una palestra in casa”. Il resto è colore e aneddoti: dagli avversari, Immobile e Quagliarella compresi, che a ogni partita fanno la fila per chiedergli la maglia, al tifoso romano che si è presentato davanti all’hotel prima della partita con la Lazio tenendo in mano la collezione di tutte le sue figurine, fino ai campeggiatori di Monaco di Baviera che non lo avevano mai incontrato quando giocava nel Bayern e sono scesi fino a Salerno per abbracciarlo. Potrà durare tanto o poco, l’avventura di Franck Ribery da queste parti, ma di sicuro sarà molto intensa.