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Bisoli: “Zortea ricorda Spinazzola. Chiellini ammise di aver sofferto contro Djuric”

Il mister, mai tenero nei confronti dei granata, stavolta elogia due calciatori che conosce molto bene in una intervista rilasciata ai colleghi del quotidiano La Città.

“Bonazzoli ha tutte le potenzialità per esplodere da un momento all’altro”. Parola di Pierpaolo Bisoli, navigato tecnico romagnolo che ha allenato il nuovo attaccante della Salernitana quando era sulla panchina del Padova, annata chiusa con 8 gol in campionato, per una delle sue migliori annate realizzative.

Che calciatore ha preso la Salernitana?

“Un giocatore forte, completo. Ha tutto: forza, potenza, velocità, ma soprattutto tecnica. È ancora giovane ma ha già fatto bene in serie A con la Sampdoria. La Salernitana può contare su un grande attaccante”.

In quale ruolo può esprimersi al meglio?

“Gli piace svariare su tutto il fronte d’attacco, secondo me può dare il meglio come seconda punta, anche considerando che Castori utilizza il 3-5-2. Gli piace attaccare lo spazio alla destra o alla sinistra di un riferimento offensivo al suo fianco, può fare anche la prima punta. Il suo punto forte resta il suo piede mancino. Da destra può rientrare sul sinistro e calciare in porta con grande qualità”.

In granata c’è anche un’altra sua vecchia conoscenza, Nadir Zortea.

“L’ho allenato alla Cremonese. Molto giovane, parliamo di un classe ’99 che deve ancora svolgere una fase di crescita importante ma credo che sia perfetto per il 3-5-2. Sicuramente a destra, ma all’occorrenza anche sull’out opposto, potrebbe invece fare più fatica da terzino in una difesa a quattro. Ma se gli si toglie l’assillo di diagonali e compiti difensivi, può essere devastante in fase offensiva. Anzi dico che in serie A può essere pure più agevolato, perché troverà più spazio in campo aperto. Ha un motore da Formula 1 e tutte le caratteristiche per fare bene. Sentiremo parlare di lui, potrebbe diventare il nuovo Spinazzola”.

E su Djuric, invece, punterebbe anche in serie A?

“Un altro bravo ragazzo, che ho allenato e che conosco molto bene. È fondamentale per la Salernitana, lo sarà anche in serie A. Fu essenziale già a Cesena: dopo una partita con la Juventus, ricordo che Chiellini venne a dirmi che era uno dei giocatori che più l’aveva messo in difficoltà dal punto di vista fisico. Castori deve tenerselo stretto, con Bonazzoli si sposta alla perfezione per caratteristiche, poi lo dice la storia. Non sarà un goleador, ma chi gioca al suo fianco ha sempre giovato della sua presenza per trovare la via della rete, penso anche a Tutino lo scorso anno. Chissà che non sia così anche per Bonazzoli, mi sembra una bella coppia”.

Anche se per la salvezza solo loro due potrebbero non bastare…

“La serie A è completamente diversa, è quasi un altro sport. E lo è per fisicità, per qualità, per velocità di palla. Ma sarebbe un errore buttare tutto quello che è stato costruito in serie B, si devono fare innesti giusti al posto giusto, preservando il gruppo, l’ossatura e l’unità di squadra. E poi si deve soffrire, fino all’ultima giornata”.

Sono stati gli elementi chiave per la promozione dello scorso anno?

“Sì, ma parliamo di una squadra forte che è sempre restata costantemente tra le prime. Ora o si ha una capacità economica fuori dal comune per stravolgere tutto o si deve essere bravi a compattarsi, puntando su un nucleo importante. Vedo anche le big in crisi dal punto di vista economico, vuol dire che si deve essere bravi a fare di necessità virtù”.

È un po’ il segreto di Fabrizio Castori?

“Ci conosciamo da tanti anni, gli posso solo fare i complimenti per quello che ha fatto sul campo, e gli auguro di godersi quest’altra stagione in serie A che ha assolutamente meritato. Spero che ottenga la salvezza, si dovrà lottare e soffrire fino all’ultima giornata. Ma lui, come me, viene dalla gavetta. Saprà farsi valere”.