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Colantuono ci ha messo la faccia in un momento difficilissimo e conosce pregi e difetti della squadra, potrebbe essere d’aiuto a Sabatini rispetto ad un nuovo mister che “perderebbe” almeno un mese per incidere. Anche perchè in giro non c’è molto di meglio.

Sono ore importanti per il futuro di Stefano Colantuono. L’allenatore, che ha accettato Salerno in un momento particolarmente delicato e per uno stipendio quasi da minimo sindacale rispetto ai colleghi, non è certo tra i principali responsabili dell’ultimo posto avendo convissuto con una perenne emergenza, senza una proprietà alle spalle e con un calendario di fuoco che lo ha visto affrontare due volte la Lazio, il Napoli, l’Inter, la Juventus, la Fiorentina, il Milan e lo stesso Verona, squadra che ha messo sotto tutti ma che ha perso in casa a cospetto dei granata perfettamente messi in campo e meritatamente trionfatori nel segno di Djuric e Kastanos. Ieri non c’è stata storia, con tredici giocatori in meno sarebbe stata missione impossibile per chiunque. Eppure non ha smesso un secondo di incitare la squadra, provando a trasmettere quantomeno la grinta necessaria per evitare la debacle. Ma quale sarà il suo futuro? C’è stato un primo approccio con patron Iervolino venerdì scorso, il presidente non ha affatto escluso una riconferma. Sabatini lo incontrerà tra oggi e domani per poi chiarire tutto in conferenza stampa. Esonerarlo dopo il mercato sarebbe un rischio: se il nuovo ds, legittimamente, decide di ripartire da zero e di affidarsi ad un allenatore già pronto e che ha studiato la squadra dietro le quinte riteniamo lo si debba fare subito, per dargli modo di incidere nelle scelte e di preparare il doppio confronto con Genoa e Spezia nel migliore dei modi, con una sosta quanto mai salutare nel mezzo e nessun alibi del tipo “sono appena arrivato, che potevo fare di più?”. Viceversa si blindi l’allenatore attuale e gli si metta a disposizione una rosa più competitiva, per qualità e sul piano numerico. Cambiare troppo in pieno girone di ritorno non sempre è stata strategia vincente, del resto in giro non ci sono scienziati. Sabatini ha competenza, esperienza, intelligenza, lungimiranza e conoscenze per decidere per il meglio, non possiamo che fidarci. Ma guai a pensare che Colantuono sia già il passato.