Mister Castori parte per La Spezia con una rosa decimata e preoccupato per le condizioni di Veseli, costretto a restare in quarantena causa Covid. Basterà la spinta del pubblico per sopperire alle lacune?
Inizia questo pomeriggio alle ore 15 un trittico già molto importante per le sorti della Salernitana. Ne è pienamente consapevole il tecnico Fabrizio Castori che ieri, in conferenza stampa, è stato molto diretto sia con la squadra, sia con l’intero ambiente: “Nessuno cerchi alibi, sono abituato a ragionare sulle soluzioni e non a piangermi addosso per i problemi. Chiaramente avrei preferito partire per la Liguria senza tutte queste defezioni, ma i calciatori a disposizione sono perfettamente in grado di sostituire gli assenti e portare a casa un risultato positivo. Il campionato di serie A prevede una serie di gare molto proibitive e quasi impossibili, proprio per questo la Salernitana dovrà dare il 110% e distanziare una diretta concorrente”. E’ evidente, però, che <b>i tanti infortuni dei giorni scorsi abbiano ostacolato il percorso di crescita dei campani</b>, costretti a rinunciare a sei potenziali titolari. Mancheranno, infatti, i difensori Ruggeri e Veseli, i centrocampisti Capezzi e Lassana Coulibaly, il fantasista Ribery e l’attaccante Bonazzoli.
Veseli, in particolare, sta vivendo un inizio di stagione ricco di difficoltà: prima un serio infortunio muscolare in ritiro, poi il Covid di rientro dalla Nazionale. Un bel problema sull’out destro per la Salernitana che, stanti i limiti in fase difensiva dei giovani Kechrida e Zortea, sarà costretta ad adattare ancora un centrale come Gyomber. Che, tra l’altro, si è comportato abbastanza bene a cospetto di Genoa e Sassuolo. E così grande chance per alcuni giocatori che sembravano leggermente indietro nelle gerarchie dello staff tecnico: capitan Di Tacchio proverà a prendere in mano la squadra, Simy cerca il primo gol dopo le “punzecchiature” dell’amministratore unico Ugo Marchetti e <b>qualche fischio del pubblico quindici giorni fa per l’ennesimo 5 in pagella</b>. Continuassero così le cose, non è da escludere un clamoroso divorzio a gennaio. Intanto in città l’entusiasmo è alle stelle: dopo gli esodi di Bologna, Torino e Reggio Emilia per la gara col Sassuolo, oggi saranno in 1400 a sostenere i granata al “Picco”, mentre con l’Empoli si andrà ben oltre le diecimila presenze in attesa del grande derby con il Napoli che tornerà all’Arechi il 31 ottobre, a distanza di 17 anni.