Le parole del tecnico ai microfoni di Tuttomercatoweb
Nelle ultime settimane ha seguito dal vivo quasi tutte le partite casalinghe della Salernitana, sia per l’affetto che nutre nei confronti dei campani, sia per restare sempre aggiornato in attesa di una sistemazione. La redazione di Tuttomercatoweb ha intercettato il tecnico Ezio Capuano per analizzare il momento vissuto dai granata. Ecco le sue dichiarazioni:
Mister, finalmente la prima vittoria per la Salernitana…
“Devo dire che c’è un crescendo continuo. Contro Atalanta, Verona e Sassuolo ho visto una buonissima Salernitana, la classifica non rispecchiava affatto il rendimento della formazione di Castori. Il mister è stato bravo e coraggioso a cambiare qualcosa, inserendo un trequartista alle spalle delle due punte. Non era semplice battere il Genoa, noto che i migliori sono stati quelli della vecchia guardia e che, più di tutti, vogliono difendere la categoria che hanno conquistato. Djuric ha segnato, Belec ha parato, anche Di Tacchio è entrato con il piglio giusto ed è stato un leone”.
E poi porta inviolata dopo le “goleade” delle settimane scorse…
“Il marchio di fabbrica di Castori è questo, mi meravigliava molto vedere gli avversari calciare così tante volte verso la porta granata. In carriera un avvio così, statisticamente, credo non gli fosse mai capitato. La squadra ha saputo soffrire, è la caratteristica principale per chi deve salvarsi. E, con una ritrovata solidità difensiva, si potrà restare aggrappati alla serie A fino alla fine”.
Andiamo sui singoli. Partiamo da Kastanos…
“Ritengo sia la più piacevole rivelazione di queste prime gare di campionato. Già col Verona era stato perfetto in quel quarto d’ora finale, si è ripetuto da titolare a cospetto di Sassuolo e Genoa mostrando una personalità fuori dal comune. Aveva appena assaggiato la categoria qualche anno fa, ritengo che Salerno possa essere un eccellente trampolino di lancio. Tanto di cappello a chi ha puntato su un ragazzo ancora non conosciutissimo alzando notevolmente il tasso tecnico dell’organico”.
Le sta piacendo Gondo?
“Lo conosco benissimo, l’ho allenato a Rieti e ne parlai con il direttore Fabiani. Non a caso la Lazio prese sia lui, sia Maistro. Era reduce da una grande stagione in B, i suoi gol hanno contribuito a riportare la Salernitana in A. Rescindere con un club di livello europeo per sposare il progetto Salerno certifica che uomo sia, so per certo che Castori lo ha voluto fortissimamente. L’approccio alla categoria è stato splendido, è un ragazzo generoso e di valore. A volte perde lucidità sotto porta, ma un calciatore che “strappa” sulla fascia in continuazione anche con scatti di cinquanta metri alla volta può anche commettere qualche piccolo errore. Secondo me darà una grande mano alla Salernitana”.
Un parere su Bonazzoli e Simy…
“Federico era partito benissimo, ricorderete tutti l’esordio devastante in coppa con la Reggina. Ha qualità mostruose e, pur non essendo protagonista dal primo minuto, ha tutte le caratteristiche per trascinare la Salernitana e l’ambiente. Simy va aspettato, ritengo che tra un mese sarà il valore aggiunto dei granata. Ha peculiarità diametralmente opposte a quelle di Gondo, non deve attaccare la profondità ma essere servito a dovere in area di rigore. Bisogna ricordare che ha un fisico possente e, non avendo svolto il ritiro, può risentirne e non poco. Tornerà presto a fare la differenza”.
Prima vittoria in campionato, di chi il merito principale?
“Come nelle sconfitte, anche i successi vanno condivisi: allenatore, dirigenza, calciatori, tifoseria. A Salerno è dura per tutti fare risultati, la tifoseria incide tanto e fa la differenza. Quanto ai meriti, mi soffermerei sul direttore sportivo Fabiani. Vorrei ricordare a tutti che la Salernitana convive con la spada di Damocle dell’assenza di un presidente, operare in queste condizioni richiede capacità notevoli. Quando fai una trattativa, è normale che un calciatore possa essere attratto da altre sirene pur riconoscendo le enormi potenzialità della piazza. Spero che presto la querelle si posta risolvere, avere una proprietà alle spalle può dare una spinta in più in ottica salvezza”.
Quando la rivedremo su una panchina? Si era parlato della Viterbese…
“Ritengo che la Viterbese abbia un ottimo tecnico e una società molto seria. Gli accostamenti fanno sempre piacere, ci mancherebbe. Ad ogni modo il calcio è una parte fondamentale della mia vita e attendo la chiamata giusta per mettermi a disposizione di un progetto ambizioso”.