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Castori: “Incredibile spinta dell’Arechi, ci salviamo!”

Il mister dà un calcio forse definitivo alle voi di un esonero. Nelle ultime settimane crescita evidente, i fatti iniziano a dare ragione allo staff tecnico.

Il mister della Salernitana Fabrizio Castori è intervenuto nella conferenza stampa post-partita per commentare la prima vittoria in campionato della sua squadra, contro il Genoa col risultato di 1-0. Queste le dichiarazioni del tecnico:

Qual è il valore di questa vittoria?
“Avevamo fatto alcune buone prestazioni senza raccogliere quanto meritavamo, contro squadre come Atalanta e Sassuolo. Quando fai le cose per bene, anche se il risultato non ti premia, devi insistere perchè poi il risultato arriva. Era inevitabile. All’inizio eravamo in rodaggio. Il valore è immenso perchè rientriamo nella bagarre della salvezza. Una vittoria ottenuta davanti ad un pubblico fantastico, che ci ha spinto per tutti i 90 minuti. C’è una passione e un affetto incredibile e lo sentiamo. Importante perchè certifica che stiamo facendo un buon lavoro”.

Non ha dovuto fare un passo indietro ma ne ha fatti due in avanti.
“Sono vaccinato, non mi faccio certi problemi. Non mi piace fare polemiche, tiro dritto per la mia strada”.

Ha cambiato la partita con gli ingressi di Djuric e Bonazzoli.
“La squadra ha vinto perchè tutti hanno fatto bene, anche quelli che hanno lavorato prima, l’avversario bisogna anche lavorarlo ai fianchi come fatto nel primo tempo. Io poi gioco sempre coi due attaccanti anche se c’è da difendere perchè ti aiutano tenendo palla e faendoti salire e poi sei sempre pericoloso quando prendi palla. Bravi Djuric e Bonazzoli ma bravi anche Simy e Gondo. Abbiamo eprso i due motori che sono i Coulibaly, bene anche Di Tacchio e Obi quando sono entrati, Kastanos ha confermato l’ottima prestazione di Sassuolo. Anche la difesa si sta registrando”.

Un commento sulla partita di Ribery.
“È encomiabile, per la passione che ci mette anche in allenamento. Ha dei numeri altissimi sulle accelerazioni e sui chilometri percorsi. Ha 38 anni ed è sorprendente. La classe la conoscono tutti ma è impressionante per come si allena e corre e non è neanche al 100% ancora. L’ho tenuto in campo nel caso il Genoa fosse riuscito a pareggiare”.

Cosa serve a Simy per sbloccarsi?
“Tempo, è arrivato in cattive condizioni poi ha una struttura fisica che non gli consente di entrare subito in condizione. Noi però abbiamo bisogno di fare punti in tutte le partite, non possiamo concederci un giocatore in campo tutta la partita solo per fargli prendere condizione. Difficile bilanciare le due cose, mi interessa che faccia le cose che chiedo poi la condizione migliorerà”.