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Le parole dell’ex attaccante della Salernitana hanno stuzzicato i bugiardi di professione, pronti a legarsi a parole talmente ovvie da sorprendere solo…chi non ha nulla da dire. A gennaio non è escluso un ritorno.

Che la scorsa estate, prima di ricorrere al trust, ci siano state alcune trattative per la cessione del club lo sanno anche i muri. Con una piccola differenza, però. Chi fa informazione in modo serio (su un sito, in tv o su un giornale) non si è mai permesso di inventare telenovele infinite o di far credere alla gente di essere a conoscenza di nomi, cifre e dettagli. Meglio ricevere critiche ingenerose dai finti tifosi dei social che ergersi a capopopolo e sfruttare l’ingenuità collettiva abbinata a cattiva fede e memoria corta.  “So chi è ma non posso dirlo” è strategia che consente di cadere sempre in piedi, adottata da chi ha l’abitudine di acquisire una minima popolarità non con news in esclusiva ma affrontando tutti gli argomenti che sono oggetto di sfogo quotidiano sul web. E proprio perchè il giornalista è più informato rispetto a chi è fuori da ogni giro e parla da solo un giorno sì e l’altro pure, le frasi di Emanuele Cicerelli non sorprendono affatto. In attesa che ci dicano che fine abbiano fatto Della Valle, Rainone, Briatore, i villeggianti negli alberghi della provincia e i contratti firmati in sedi inesistenti, la nostra redazione lo ha contattato proprio per approfondire alcune dichiarazioni rilasciate nelle scorse settimane sollecitandolo con domande precise. Ecco cosa ha detto l’ex esterno della Salernitana: “Sicuramente mi è dispiaciuto molto non poter far parte della rosa, il regolamento ha vietato a tutti i tesserati della Lazio di firmare per la Salernitana. Credo sia stata una forzatura. Avranno avuto i loro motivi, ci mancherebbe: faccio un altro mestiere e non entro nel merito. Ma si doveva dare la possibilità di scegliere liberamente almeno a chi ha vinto il campionato e voleva giocarsi le proprie carte in granata. Ricordo che in estate, a Formello, Lotito ci disse di stare tranquilli e che molti di noi sarebbero tornati a Salerno. C’era una trattativa che, evidentemente, non si è concretizzata. A fine mercato, pur a malincuore, abbiamo iniziato a guardarci attorno e così ho scelto di firmare per il Frosinone assieme al mio amico Casasola”. Considerando che Cicerelli parla di “attesa fino a fine mercato” e che il trust è stato accettato la prima settimana di luglio, per logica viene da pensare che Lotito abbia comunque continuato a seguire una pista parallela in prima persona. Il nome dell’interlocutore è ignoto a tutti, questo deve essere chiaro. Ma tutte le testate giornalistiche locali serie hanno sempre detto che, pur con trust prima scelta, ci fossero un paio di ipotesi concrete, non materializzatesi “per lo scarso tempo a disposizione concesso dalla Federazione” e non per giochi al rialzo o dietrofront in extremis.