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Colantuono: “Totale emergenza, che senso ha giocare così?”

Il mister furioso e preoccupato, per un regolamento folle si rischiano infortuni gravi

Come sta la squadra e, soprattutto, si giocherà?
“Questi regolamenti sono poco chiari. Due calciatori si sono negativizzati e non sappiamo se possiamo aggregarli al gruppo perchè dovranno superare dei test da sforzo come previsto dal protocollo. Altri otto hanno il covid e, dunque, non saranno a disposizione. Se aggiungiamo gli infortuni e le altre indisponibilità è facile pensare che partiremo per Napoli tra mille difficoltà. Ci sono cose che non riesco a capire. Abbiamo otto positivi, in questo momento, e speriamo che domani non ci siano ulteriori sorprese. C’è gente che viene da un lungo periodo di inattività, se non superano la visita medica si abbassa lo stesso la percentuale del 35%? Naturalmente giocheremo, ma vorrei sottolineare che oggi non abbiamo fatto allenamento. E al danno si potrebbe aggiungere la beffa: chi non è al top rischia l’infortunio muscolare, senza dimenticare la squalifica di Ranieri”.

In che modo un allenatore può lavorare così?
“Mi chiedo: che partita diventa? Noi rispettiamo i regolamenti, sia chiaro, ma ci sono troppe cose che non sono chiare. C’è chi scenderà in campo per onor di firma, rischiando infortuni muscolari perchè fuori allenamento. A cospetto di un avversario di grande valore che, naturalmente, sarebbe stato favorito a prescindere, pure con una Salernitana al completo”.

All’andata, però, avete fatto una grande partita…
“Sono due contesti completamente diversi. C’erano defezioni, ma non un’emergenza di questo tipo. Gli avversari riconobbero le qualità della Salernitana, quella sera facemmo un’ottima figura. Domani faremo la rifinitura, sicuramente cercheremo di ottenere il massimo con quello che abbiamo a disposizione. La condizione fisica è la componente che fa la differenza, purtroppo sono cose che non dipendono da noi. Proveremo a rendere la vita difficile al Napoli, ma mancheranno davvero tante pedine”.

Che pensa del mercato?
“Quello di riparazione è difficile, trovare gli incastri giusti è complicato. Lasciamo lavorare il direttore sportivo con serenità, ci siamo confrontati e le idee sono condivise. Stanno circolando tanti nomi, quando raggiungeremo l’obiettivo ne parleremo nel dettaglio. Ora è inutile fare discorsi, non è detto che le trattative vengano chiuse. Ad ora è più corretto parlare dei giocatori a disposizione, dopodomani dovranno fare una partita molto importante a cospetto di un avversario eccezionale. Mi concentrerei solo sui ragazzi che ho, dovremo annullare il gap con una prestazione perfetta. Il mercato è in evoluzione, faccio questo lavoro da tanti anni e ciò che sembra certo oggi diventa insicuro un minuto dopo. Commenteremo dopo le firme, ora è superfluo”.

Si può dire che il vero campionato inizierà il prossimo sei febbraio, con lo scontro diretto con lo Spezia?
“Domani dovremo fare uno sforzo enorme, ringrazio in anticipo chi scenderà in campo con zero allenamenti sulle gambe. Per ora mi concentro sul derby”.

Torniamo indietro, alla gara Milan-Spezia. Un match che indirettamente ha avuto ripercussioni anche sulla bassa classifica, con un errore arbitrale che ha danneggiato la Salernitana e le dirette concorrenti per la salvezza. Avete parlato di quell’episodio e dello 0-3 a tavolino attribuito all’Udinese?
“Abbiamo visto e commentato tra di noi, ma fa parte del gioco. L’arbitro ha sbagliato, le squadre in lotta per non retrocedere ne hanno risentito ma non voglio entrare nel merito perchè sono cose che capitano. Allenatori e calciatori commettono errori, può capitare anche a chi dirige una gara. Non mi permetto di andare oltre, voglio essere solidale con il signor Serra. E’ certamente più dispiaciuto di noi. Quanto allo 0-3, l’iter è questo: partita persa a tavolino e penalizzazione, poi un ricorso che potrebbe ribaltare il primo verdetto. Ci siamo attenuti ad una decisione dell’ASL che, in quel momento, era organo supremo. Non abbiamo fatto altro che rispettare le disposizioni delle autorità sanitarie, qui si parla di salute e di educazione civica. Non era giusto mettere a repentaglio l’incolumità degli altri, ci eravamo organizzati con un aereo privato ma non c’erano le condizioni per partire”.

Tornando alla gara, domenica ci sarà uno scenario peggiore rispetto a quello con la Lazio…
“Ci sto convivendo dal 23 ottobre, quando esordii con l’Empoli e ci furono molti infortuni. Oggi il discorso si è ingigantito, è diventato più grande e la situazione è complicata. Ne prendo atto, ci impegneremo e proveremo ad onorare il derby”.

Quanta voglia ha di restare in panchina dopo la sosta, con una rosa rinforzata?
“Tanta, è ovvio. L’allenatore deve dare il suo contributo, sono tornato per dare una mano alla Salernitana. Vogliamo fare le cose nel modo giusto, con raziocinio. Vorrei ricordare che, nel mio percorso, ho incontrato in piena emergenza delle rose di altissimo livello che lottano per la vittoria finale. Col Napoli e con la Juventus abbiamo fatto bella figura, così come a Firenze nel primo tempo. Con le cinque più abbordabili abbiamo conquistato sette punti, direi un buon bottino. C’è da considerare il calendario, ci sono due partite in meno e una serie di variabili che ho riportato in una tabella che mi piacerebbe mostrarvi. Secondo me ci sono le carte in regola per fare un girone di ritorno diverso, attingendo dal mercato e recuperando tutti i ragazzi che attualmente non sono a disposizione”.

Cosa preoccupa di più in vista del derby?
“Dover schierare calciatori che non hanno svolto nemmeno un allenamento. Se capitano infortuni muscolari rischiamo di perdere giocatori per le gare successive, non è mica detto che li recuperi nella sosta. E’ una situazione a limite, ci sono pochissimi cambi”.

Come può un allenatore preparare una gara con la spada di Damocle dei tamponi?
“E’ sempre difficile. Ho parlato con i ragazzi: siamo pochi, ma dobbiamo cercare di fare una partita importante. La stiamo preparando bene, con delle difficoltà evidenti. Oggi non ci siamo allenati, ieri poca roba per riattaccare al gruppo qualcuno. Piangersi addosso non vale la pena, ma voglio solo capire bene questo regolamento. Ne ho parlato anche dopo la gara con la Lazio. Il criterio del 35% non c’era la scorsa settimana, oggi dicono che se ne mancano 9 su 25 non si gioca. Ma come vengono considerati i negativi senza idoneità medica? Partiremo in 12-13, con tanti giovani, a cospetto di un avversario eccellente. Loro vengono da una settimana normale, senza turni infrasettimanali di coppe. Si saranno preparati benissimo, hanno recuperato Insigne e il compito è difficile. Vogliamo rappresentare bene la città e la Salernitana”.

Ribery ci sarà?
“No, non è in condizione. E devo verificare Simy che ha preso una botta. Domani farà un esame strumentale per capire l’entità dell’infortunio. Siamo questi, aggregheremo dei ragazzi della Primavera e faremo il possibile”.

Rispetto all’idoneità fisica, la società ha fatto già richiesta di chiarimento a Lega e Federazione e che senso ha un campionato così?
“Lascio a voi giudicare, commentate voi. Mi attengo ai regolamenti, ma alcune cose non le ho capite. Mi devo adeguare ai protocolli. Che valenza ha una partita giocata così? Sia chiaro: il Napoli sarebbe stato avvantaggiato a prescindere, così come la Lazio. Ma se ho anche solo una chance per giocarmi la gara, perchè Davide può battere Golia, oggi diventano zero. Gli undici che scendono in campo sono degni di rappresentare la maglia, ma la partita dura 90 minuti e non possiamo usufruire dei cinque cambi. Io mi pongo queste domande, interagisco con i medici per capire se il negativo non idoneo rientra nel 35%. L’iter prevede una visita approfondita, qualcuno è fermo da dieci giorni e non si allena. Se non superi l’esame come vengono considerati?”.