Difficile trasferta lombarda in questo campionato per la Salernitana di mister Martusciello, sabato 26 Ottobre ore 15.00, contro una Cremonese indiziata per il salto di categoria
I granata sono di scena al Giovanni Zini ( via Persico, 19 -20.000 spettatori) per una sfida importante
L’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo, Vi rammenta le bonta’ enogastronomiche del territorio cremonese.
- Antipasto della casa (salumi e peperoni in agrodolce, spalla cotta gorgo e spinaci, ‘quasi culatello’ con grana, culatello cotto di Cr, sformato di verdura e formaggi)
- Tortello ricotta e torrone
- Gnocchi cacio e cipolle
- Pollo disossato ripieno
- Baccalà pomodoro olive e capperi
- Cotechino cremonese
- Nodino e fesa di vitello
- Semifreddo al torrone
- Ottimi vini del territorio
PRODOTTI TIPICI DELLA ZONA
La cucina cremonese è ricca di prelibatezze gastronomiche che solo a citarle ti faranno venire l’acquolina in bocca: tipici di Cremona e del territorio cremonese sono infatti i marubini ai tre brodi, pasta ripiena di carne, servita con i tradizionali brodi di carni diverse, il gran bollito cremonese, il salame Cremona IGP, prodotto con sole parti nobili di suino, il famosissimo torrone, la mostarda per i più coraggiosi, i graffioni e i bumbunèen per i golosi. Tra i formaggi, oltre ai tipici della provincia Provolone Valpadana DOP e Grana Padano DOP, il Taleggio DOP e il Quartirolo Lombardo DOP. Non resta altro che provarle tutte!
CLIMA E TERRITORIO
La temperatura sara’ di 19 gradi in una giornata piovosa
Cremona Cremùna in dialetto cremonese) è un comune italiano di 72 680 abitanti , capoluogo della provincia omonima in Lombardia.
Nota per l’artigianato tradizionale del violino, la città si trova al centro della Pianura Padana, poco distante dalle rive del fiume Po.
Cremona è situata nel sud della Lombardia, a contatto col fiume Po. Dista circa 30 km da Piacenza in Emilia-Romagna, 65 km da Mantova, 50 km da Lodi, 50 km da Brescia, 56 km da Parma in Emilia-Romagna, 75 km da Bergamo e 85 km da Milano. L’area del territorio comunale è di 70,4 km², l’altitudine media di 45 m s.l.m.
Fu fortificata dai Romani nel 218 a.C. da 6.000 coloni come castrum avanzato in riva al Po, quando i Romani vennero a conoscenza dell’avanzata di Annibale dalla Spagna verso l’Italia .
Dal suo porto fluviale, che si trovava lungo il fiume Po (lat. Padus), iniziavano la via Regina, una strada romana che collegava Cremona con Clavenna (Chiavenna) passando da Mediolanum (Milano), strada romana consolare che metteva in comunicazione il porto fluviale di Cremona con il Lago di Garda (lat. Gardae lacus, anche chiamato Benacus lacus), che costeggiava ad occidente, proseguendo poi fino ad Arco (lat. Arci Castrum), nel moderno Trentino (lat. Tridentinum), e la via Brixiana, strada romana consolare che metteva in comunicazione il porto fluviale di Cremona (lat. Cremona) con Brescia (lat. Brixia), da cui passavano diverse strade romane che si diramavano verso l’intera Gallia Cisalpina (lat. Gallia Cisalpina).
La leggenda più conosciuta vuole che la città sia stata fondata da Ercole. In realtà fu fondata durante il periodo repubblicano e divenne subito un vitale centro dell’area padana, con un anfiteatro per giochi ludici, un foro e monumentali bagni termali. Nel 69 d.C. fu assediata e distrutta dalle truppe di Vespasiano e poi riedificata con l’aiuto dello stesso. Per un lungo periodo la città scompare dalle cronache della storia, citata solo in pochi documenti o nominata per la provenienza di qualche personaggio storico.
Era sede di porto fluviale e attraversata dalla via Postumia che collegava Aquileia a Genova attraversando il Po nei pressi dell’antico insediamento. La via nel periodo tardo romano perde progressivamente importanza ma la città mantiene il porto fluviale, attestato sino al periodo tardo antico.
Tra le due guerre mondiali, il fascismo cremonese “è indissolubilmente legato al nome di Roberto Farinacci, che ne fu capo indiscusso. E poiché Farinacci rappresenta anche il punto di riferimento nazionale dell’ala rivoluzionaria, intransigente e squadrista del fascismo, che per tutto il ventennio si intreccia con la vicenda politica di Mussolini e del Pnf, fatta di scontri ripetuti e spesso violenti con altri gerarchi e con il capo del governo, la storia di Cremona dal 1922 al 1943 non può non risentire di questa peculiare “esposizione” alle dinamiche nazionali”.
Cremona è una delle più interessanti città lombarde e come molte realtà è anch’essa nota con un soprannome che definisce quelle che sono le sue caratteristiche peculiari. Ebbene, quando si parla di Cremona la si definisce come la città delle 3 T. Il motivo sta nel fatto che i suoi simboli sono il Torrazzo, il Torrone e Ugo Tognazzi. Se l’ultimo è il famoso attore che tutti conosciamo e che nacque proprio qui, ed il torrone è il famoso dolce che vide la luce mezzo secolo fa sempre a Cremona, la prima T è legata al Torrazzo, che è considerato giustamente il primo e più importante simbolo della città, che grazie alla sua presenza può andare fiera del fatto di avere uno dei campanili più alti a livello mondiale.
Detto di quelli che sono i simboli di Cremona, il viaggio alla sua scoperta potrebbe però iniziare dalla Piazza del Comune.
Questa è da considerarsi una delle piazze più belle tra quelle presenti su tutto il territorio italiano.
Un aspetto che salta subito all’occhio è sicuramente il mix tra il rosso dei mattoni ed il bianco del Duomo e del Battistero. Ebbene, questa piazza ospita diversi luoghi di grandissimo interesse, tra cui il Torrazzo, a cui si è già accennato, oltre appunto al Battistero ed al Duomo.
Il Duomo è stato edificato in piena epoca medioevale ed il suo stile architettonico è quello romanico, anche se i vari restauri a cui è stato sottoposto nel corso dei secoli hanno portato all’inserimento, all’interno della sua struttura, di elementi legati al gotico e al barocco.
A questo punto è arrivato il momento di ammirare il simbolo più importante di Cremona, ovvero il Torrazzo: per arrivare in cima bisogna salire qualcosa come 502 scalini, ma la fatica vale la vista di cui si può godere dal campanile del Duomo.
Come se non bastasse, con i suoi 112 metri, risulta essere ancora oggi, statistiche alla mano, la torre in muratura più alta a livello mondiale, il che senza dubbio contribuisce al suo fascino.
Un altro aspetto molto importante di Cremona è quello legato al suo rapporto con la musica. Forse non tutti sanno che questa città è considerata la patria dei violini e non a caso vi è un museo dedicato proprio a questo strumento e alle modalità attraverso cui veniva e viene oggi costruito.
Il luogo a cui si fa riferimento è il Museo del Violino, dove si può scoprire tutto sulla storia di questo strumento musicale. Inoltre questo museo ospita anche un auditorium, dove si ha la possibilità di ascoltare il suono celestiale prodotto da uno Stradivari del 1727. Infine, un altro polo museale che vale assolutamente la pena vedere è il Museo Civico “Ala Ponzone”.
Qui risulta possibile ammirare 2000 opere, tra cui si possono segnalare alcuni dipinti del Caravaggio, che sono però solo una parte della bellezza con cui si avrà modo di venire a contatto.
SEMPRE COMUNQUE ED OVUNQUE FORZA SALERNITANA
L’avvocato Gastronomico Andrea Criscuolo
Responsabile Comunicazione Salerno Club 2010 e Conduttore programma “Con te da Sempre”