L’attaccante ha voluto parlare a nome di tutto il gruppo, l’analisi del momento è assolutamente obiettiva. C’è paura di non essere all’altezza delle altre, ma anche consapevolezza che a gennaio si può tentare l’impresa con 5 innesti di livello.
Da leader dello spogliatoio ha deciso di metterci la faccia, lui che non ha mai parlato con frasi fatte ma che ha capito quanto fosse necessario uscire allo scoperto dopo la brutta sconfitta di domenica. Milan Djuric, ai microfoni di Telecolore, ha fatto il punto della situazione rispondendo anche alle domande fatte dai tifosi attraverso i social:
Bruttissima partita ieri, poi però a volte disputate gare eccellenti con le big. Che succede?
“Siamo i primi ad essere dispiaciuti per questa situazione, per le prestazioni che abbiamo fatto posso dire che la classifica non rispecchia i reali valori. La serie A è questa: alla prima occasione ti puniscono, se non sei cinico lo paghi. La gara di Torino o il secondo tempo con la Roma sono inaccettabili, in altre circostanze si è vista una buona Salernitana. Mi vengono in mente le partite con Sassuolo, Atalanta, Napoli e Bologna. Ieri? Sapevamo fosse una partita fondamentale, ma non definirei la Sampdoria una diretta concorrente perchè ha un organico importante. Chi ha Gabbiadini in panchina non lotta per la salvezza. L’autogol ci ha tagliato le gambe, due minuti dopo è arrivato lo 0-2 su un errore evidente. Con un minimo di lucidità avremmo chiuso 0-1 e c’era tutto il tempo per provare a rimontare
Pesa la vicenda societaria?
“Parlo a nome di tutta la squadra: rispetto all’anno scorso noi calciatori non notiamo nessuna differenza. La società, nelle persone di Fabiani e Avallone, non ci fa mancare nulla. Anzi, in infrastrutture siamo anche migliorati. Noi calciatori siamo messi nelle migliori condizioni per svolgere il nostro lavoro”.
Ribery opaco contro la Sampdoria. Come mai?
“Franck sta cercando in tutti i modi di mettere a disposizione del gruppo il suo impegno e la professionalità che lo ha contraddistinto ovunque abbia giocato. Ha un grande carriera alle spalle, ma ha 38 anni e non gli si può chiedere troppo fisicamente. Ha giocato quasi tutte le gare consecutivamente, per 90 minuti. Il mister ha già nella sua testa le soluzioni alternative qualora decidesse di gestirlo diversamente”.
C’è la sensazione che la Salernitana sia meno attrezzata delle altre…
“Finchè regge il discorso della grinta e della corsa, in qualche partita si può raggiungere un risultato positivo però non sempre è sufficiente. Ci sono tante squadre attrezzate e che hanno una caratura diversa, inserisco la stessa Sampdoria. Vedete Quagliarella. Non ha fatto la super partita, ma difendeva il pallone con esperienza e non sbagliava un appoggio. Ci sono club che fanno la categoria da tanto tempo e gli organici sono composti da giocatori forti. In numero obiettivamente superiore ai nostri. Col Napoli, pur essendo nettamente inferiori, è stata una buona Salernitana. Ma quando arriva la doccia fredda non riesci sempre a reagire. Grinta e corsa purtroppo non sempre bastano”.
Vi aspettavate un’annata così complessa?
“Sapevamo che sarebbe stata dura, sin dal primo allenamento a Cascia. Rispetto all’anno scorso è tutto un altro campionato. Vincevamo sempre ed era tutto rose e fiori, oggi occorre una forza mentale differente perchè le sconfitte saranno superiori alle vittorie. Abbiamo la fortuna che la classifica non presenta un distacco enorme, basta un minimo filotto per rialzarci subito. Siamo consapevoli di poter dire la nostra, proveremo in qualsiasi modo a difendere la categoria. Voglia, grinta e corsa non mancano. Sotto questo aspetto mi sento molto tranquillo, non c’è stata nessuna gara in cui sono venute meno queste caratteristiche”
Oggi un pranzo di gruppo in un clima più sereno. Quanto può contare?
“La società ci ha messo a disposizione questa struttura, per noi è una cosa normale ritrovarci per vivere assieme un momento non facile. Quando ci sono brutte prestazione come quelle di ieri può essere utile per chiarirci le idee. Parliamo della partita, consapevoli che il pranzo in sè non risolve il problema ma consente di alzare il morale specialmente in quei calciatori giovani. Guai a demoralizzarci, la stagione è ancora lunga”.
Novità sul rinnovo?
“Sto pensando al campo, dal punto di vista contrattuale non ci sono novità e vedremo cosa accadrà con la società. Decideremo insieme quando la situazione sarà definita. Fino a quel momento non si può agire diversamente”
Tutto ok all’interno dello spogliatoio?
“Le scaramucce fanno pare del gioco, all’interno di una squadra che conta 25 elementi ci stanno. Ognuno vuole conquistare il posto da titolare, sono cose che durano un secondo. Guai se non ci fosse questa competizione”.
Cosa manca per lottare davvero con le dirette concorrenti?
“Stiamo pagando lo scotto degli episodi. Vedete la partita con la Lazio: errori individuali, due legni e…ci fanno il 3-0. Ci puniscono subito, al minimo sbaglio, ma sappiamo che non c’è tempo da perdere perchè il campionato è entrato nel vivo. Inizialmente tutte le neopromosse soffrono, adesso va alzata la famosa asticella. Pochi gol? Simy non ha dimenticato come si segna, i numeri delle ultime stagioni sono importanti. E’ in difficoltà, ma per come si allena sono sicuro che ne uscirà velocemente. E’ un ragazzo gentile, disponibile, che si impegna al massimo. E’ una fase di appannamento, ma tutti abbiamo grande fiducia in lui”.
Colantuono nel secondo tempo si è seduto in panchina senza dire mezza parola. Può aver inciso negativamente?
“Non ci fai caso a queste cose, sei concentrato sulla partita. Ogni allenatore vive a modo suo una partita”-
Cosa ti senti di dire ai tifosi?
“Il nostro obiettivo è trovare la continuità nelle prestazioni, solo in questo modo potranno arrivare risultati. Un po’ come accaduto l’anno scorso. Non basta giocar bene e metterci impegno, è chiaro, sono tante componenti che incidono. Ma la Salernitana non è rassegnata. Noi guardiamo in casa nostra, occorreranno tanti punti per raggiungere la salvezza o, comunque, per arrivare a gennaio con qualcosa ancora in ballo. Se fai discorsi a lungo termine rischi di perderti. Guardiamo gara dopo gara, sembra una frase fatta ma è molto importante”