In un’intervista fatta al Corriere della Sera, Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, ha condiviso le sue riflessioni su una stagione calcistica turbolenta e le sue prospettive per il futuro del club. Affrontando il difficile esonero di Inzaghi, ha espresso stima per Sousa, descritto come il migliore allenatore che abbia mai incontrato, nonostante le circostanze che hanno portato alla loro separazione legata ai risultati del club.
Iervolino ha affrontato momenti di profonda riflessione personale, aggravati da minacce e attacchi sui social media, che lo hanno portato a mettere in discussione la sua permanenza nel mondo del calcio. Ha ammesso di aver fatto scelte sotto pressione, imparando la dura lezione che la gestione di una squadra di calcio può essere percepita in modo distorto dal pubblico.
Guardando avanti, il presidente ha delineato una visione chiara per il club, puntando su una gestione più intuitiva e meno influenzata dal mondo calcistico tradizionale. Mostra un interesse per l’innovazione e il coraggio di sperimentare, evidenziato dalla sua apertura a ingaggiare eventualmente anche un allenatore competente dalla Serie D, se ritenuto idoneo. Questo approccio dimostra il desiderio di Iervolino di rompere gli schemi convenzionali e di costruire un progetto che privilegia le competenze e le idee nuove rispetto al nome e alla fama.