Alcune notizie prive di fondamento diffuse sui social e l’assenza di comunicati ufficiali alimentano confusione negli ambienti del tifo granata, confermata l’assenza dei napoletani. Il caro biglietti spaventa le famiglie.
A sei giorni di distanza da un derby particolarmente atteso, c’è ancora tanta confusione ed incertezza negli ambienti del tifo granata. La decisione delle autorità competenti di vietare – almeno per ora – la trasferta ai supporters partenopei ha generato una certa delusione, al punto che qualcuno ha scelto di restare a casa “in segno di dissenso verso un calcio che non ci appartiene e non ci emoziona, un derby senza avversari perde ogni significato”. Se a ciò aggiungiamo una situazione di classifica precaria, un pronostico che pende totalmente dalla parte degli azzurri e la politica dei prezzi al rialzo adottata dalla dirigenza (e c’è chi assicura che, nelle intenzioni originarie, si prospettavano costi addirittura maggiori) è plausibile immaginare che sarà un Arechi molto meno gremito di quanto si sognava e si prospettava da mesi. Assodato che non ci vorrà la Granata Card per accedere nei settori riservati al pubblico locale, è lecito immaginare anche una massiccia presenza di napoletani nei distinti e in tribuna.
Dei circa 4000 biglietti già venduti in queste 48 ore di prelazione per i tesserati, infatti, si registra un’adesione insolita da Nocera, Cava e Pagani, notoriamente di sponda partenopea. Non è affatto da escludere un ulteriore intervento della Questura, con restrizioni imponenti e un servizio d’ordine che preveda finanche il presidio delle uscite autostradali. Nella giornata di oggi si era diffusa un’altra, ennesima voce: possibilità di acquistare il tagliando per i residenti a Benevento, Caserta ed Avellino e no assoluto solo per Napoli e provincia. Tesi che, per il momento, viene categoricamente smentita dalla società ospitante. Si andrebbe incontro ad una pericolosa contraddizione. E così, tra domani e dopodomani, il GOS emetterà un verdetto definitivo. Si va verso la chiusura della metropolitana, delle attività commerciali ubicate nei pressi dello stadio (in particolare alle spalle della curva Nord) e un numero di steward tre volte superiore, accantonata l’idea di chiedere l’anticipo alle ore 15 per motivi di visibilità.