In tutto il mondo si parla di operazione praticamente conclusa, ad oggi non ci sono novità. Iervolino e Sabatini disposti ad offrire ingaggio da 1,5 milioni di euro fino al 30 giugno.
Un po’ infastidito per la fuga di notizie (problema che a Salerno si verifica da anni e che, in passato, ha comportato decisioni anche drastiche da parte della vecchia proprietà), un po’ dispiaciuto per aver chiuso soltanto due operazioni in entrata in dieci giorni (al punto che a Napoli, nonostante l’emergenza già nota tra covid e infortuni, non c’era nessun volto nuovo a disposizione dell’allenatore se non il giovanissimo nipote del presidente Iervolino), il direttore generale della Salernitana Walter Sabatini sta rilasciando una serie di interviste utili a fare il punto della situazione per evitare facili entusiasmi in un momento delicatissimo della stagione granata. Chi si è sbilanciato su Diego Costa parlando di affare già concluso ha innescato una miccia pericolosa. Perchè, in caso di fumata nera, la delusione sarebbe tale da accogliere in maniera fredda qualunque altro attaccante destinato a prendere il posto dei partenti Gondo e Simy. La trattativa esiste, ormai non ci sono dubbi. Il calciatore ha dato ampie garanzie fisiche, giocherebbe volentieri in Italia, ma prima di accettare la proposta dell’ultima della classe sta valutando anche altre situazioni favorevoli pure sul piano economico.
“Speriamo nel miracolo, sarà difficile” ha detto Sabatini ai nostri microfoni, cercando di gettare acqua sul fuoco, ma giocando anche di strategia. “Ma così non mi aiutate, non faccio in tempo a finire una riunione e subito leggo un sacco di nomi sui giornali” ha aggiunto con amarezza, chiedendo ai cronisti di fare domande non legate al mercato. Impossibile, visto il periodo, anzi utile proprio ad evitare illusioni o allarmismi ingiustificati. Tornando ai nomi, entro venerdì la Salernitana potrebbe avere un organico totalmente nuovo di zecca. Un rischio, come ha rimarcato un dirigente esperto e vincente come Luciano Moggi, ma anche un obbligo viste le tante lacune di una rosa allestita con la spada di Damocle del trust e di una potenziale esclusione. Il difensore Fazio, ad esempio, ha accettato a patto che gli venga proposto un contratto biennale. In pratica verrebbe a Salerno solo con la certezza di proseguire la sua esperienza anche in cadetteria e con lo stesso stipendio. Ingaggio che in B, ovviamente, peserebbe molto.
Toccherà a Iervolino decidere se investire una cifra importante a prescindere dalla categoria o virare su altri calciatori. Izzo è stato proposto dal Torino dopo un incontro tra lo stesso Iervolino e il collega Urbano Cairo, disposto a mettere sul tavolo delle trattative il fantasista Verdi. Anche qui c’è un problema di natura economica: la Salernitana dovrebbe accollarsi le ultime mensilità non percepite, per poi acquistarne il cartellino a titolo definitivo. La volontà dell’ex Napoli farà la differenza. Interessano molto anche i giovani Bohinen ed Ederson, non arrivano conferme rispetto al nome di Pastore. Sono stati già ufficializzati, invece, il portiere Luigi Sepe (Belec dovrebbe andar via) e il difensore Pasquale Mazzocchi, arrivato in prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza. L’ambiente, intanto, è compatto al fianco della squadra e contro lo Spezia, pur con la protesta ultras per le restrizioni imposte dal Governo, ci potrebbero essere almeno 10000 spettatori. La società sta pensando ad una serie di iniziative per coinvolgere i giovani del territorio e le famiglie, l’indice di gradimento nei confronti del tandem Iervolino–Sabatini è altissimo e questo spingerà tanti tifosi a tornare sugli spalti dopo mesi di diserzione. La sensazione è che il divorzio da Lotito, Mezzaroma e Fabiani abbia spinto la tifoseria ad accogliere con ancora più entusiasmo la nuova proprietà, al punto che in molti invitano a giudicare esclusivamente i fatti nel medio-lungo termine memori di esperienze anche recenti non propriamente felicissime.