Le partite con il Venezia hanno spesso rappresentato la svolta per i granata, sia così anche stavolta!
Che Salernitana e Venezia siano accomunate da un destino molto simile e che le partite tra campani e veneti siano spesso determinanti lo insegna la storia. Entrambe sono andate a braccetto in serie A a maggio scorso, proprio come accadde nella stagione 1997-98: Salernitana capolista con il record di 72 punti, Venezia di Novellino secondo. Come dimenticare il 10 maggio 1998, quando in 40mila assieparono l’Arechi sognando una grande festa 50 anni dopo l’ultima apparizione in massima serie: purtroppo una calamità naturale costò la vita a diverse famiglie salernitane e gli ultras decisero di restare in silenzio e di riporre nel cassetto coreografie, sciarpe e bandiere. La tifoseria ospite si adeguò e dedicò un lungo striscione alle vittime dell’alluvione di Sarno, da quel momento in poi è nato un vero e proprio gemellaggio sfociato in numerose e lodevoli iniziative di beneficenza.
Ma i collegamenti tra Venezia e Salernitana sono ancora tantissimi. Appena due anni fa si giocarono la permanenza in serie B attraverso uno spareggio playout preceduto da una infinità di polemiche. Al Penzo un super Micai e una prova finalmente di carattere della squadra consentirono ai granata di mantenere la categoria e di festeggiare il centenario senza il rammarico per la retrocessione. I veneziani, in attesa del ripescaggio, parteciparono in massa e furono accolti da un’autentica ovazione e dal coro “Tornerete in serie B”. E’ stata, poi, l’ultima partita casalinga prima del lockdown e dello stop a tempo indeterminato: 2-0 per i campani nel segno di Kiyine (oggi al Venezia) e Karo, con altro rigore parato da Micai dinanzi ad appena 5500 spettatori. L’anno scorso altri due confronti epici. Dopo Natale il blitz della band di Castori con doppietta di Anderson, nella sfida di ritorno 0-1 fino al 92′ prima del bis di Gondo tra le polemiche. Ieri la storia si è ripetuta, una rimonta nel segno di Schiavone (un ex), attaccando sotto la propria curva (come accaduto per tutti i gol della Salernitana, eccezion fatta per quello di Coulibaly col Verona) e a tempo praticamente scaduto. E anche nel 1998 la Salernitana, alla decima giornata, si impose sul Venezia: autorete di Bilica.