La Salernitana cerca la seconda vittoria della storia in trasferta in massima serie: l’unica nel 1999 ad Empoli.
Riprendere con la stessa <verve> con la quale, prima della sosta, è stato battuto il Genoa. Un altro patto tra i calciatori per affrontare sabato prossimo la difficile trasferta di La Spezia contro una squadra in grande affanno per i risultati negativi ed anche per il gioco che latita, a pari punti in classifica con la squadra di Castori. Insomma, uno scontro diretto che potrebbe in un certo qual modo anche rilanciare la Salernitana in trasferta visto che finora gli unici quattro punti sono arrivati all’Arechi e lontano da casa non è stato raccolto nulla. Quello che conforta di più l’ambiente è la serenità ma anche la grande consapevolezza che i mattoni per costruire la salvezza vanno messi piano piano, sfruttando al massimo le capacità che questa squadra ha e che ha dimostrato ampiamente. Solo i risultati negativi potrebbero essere una spada di Damocle ma è anche chiaro che, nel momento in cui dai tutto te stesso sul terreno di gioco, il trend negativo fuori casa può tranquillamente invertirsi.
La squadra di Castori è certa di tante cose, anzitutto della voglia di emergere. Magari in attesa degli agognati gol di Simy che, ancora a corto di preparazione, aspetta le giocate illuminanti di Franck Ribery che ha ampiamente dimostrato in queste sette gare di campionato di essere un calciatore decisivo ed importante per la squadra granata. Il suo carisma, la sua forza, il suo carattere battagliero sono cose da non trascurare. Anzi. Rappresentano il non plus ultra di un campione che, alla sua età, ha voglia ancora di giocare e dare una mano ai suoi compagni impegnati nella lotta per non retrocedere. Dunque aspettiamoci tanto dalla gara del Picco ed anche dalla spinta che gli oltre duemila tifosi granata che arriveranno a La Spezia daranno alla loro squadra affinché possa conquistare quel primo importante risultato positivo lontano da casa.