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Esclusiva: DIFENDIAMOLAAA – Parla Antonio Carmando del Club Mai Sola

Nella giornata odierna, il presidente del club MAI SOLA, Antonio Carmando ha rilasciato ai nostri microfoni un’interessante intervista sull’attuale momento della Salernitana e su quella che è l’aspettativa della maggior parte dei tifosi.

Antonio Carmando: “Lo striscione DIFENDIAMOLAAA già era stato esposto a Cascia durante il ritiro della Salernitana nella scorsa estate, venne esposto li per dare una scossa alla società alla squadra e all’ambiente. Durante il ritiro eravamo rattoppati con 5-6 giocatori del calciatori titolari della vecchia guardia e nessun’altro innesto di spessore. A quel punto decidemmo di mettere lo striscione perché per noi è sempre stata molto importante la permanenza in serie A. Per chi come noi, che seguiamo da tanti anni il calcio, quando una squadra scende dalla serie A non è facile risalire subito. Ci sono tante piazze importanti che hanno difficoltà a risalire e militano nei campionati di serie B, serie C o addirittura serie D o peggio ancora qualcuna negli anni è anche fallita. Allora lo spunto era quello di dire: DIFENDIAMO la categoria, ma non solo rivolto ai calciatori e alla società, ma anche noi tifosi, come gruppi, come tifosi sciolti, come ultras e come sportivi in generale, tutti quanti! Dovevamo remare tutti uniti con un unico scopo, quello di raggiungere un obiettivo importante come la salvezza. Se c’è divisione non si va da nessuna parte.
Ieri mattina siamo andati al Mary Rosy ad esporre questo striscione, e mentre lo stavamo facendo sono arrivati Perotti, Sabatini che ci ha salutato alzando il pollice verso l’alto, poi è arrivato il portiere Sepe, Kastanos, e tutti i calciatori erano incuriositi nel vedere cosa c’era scritto sullo striscione mentre lo stavamo mettendo. Abbiamo esortato i calciatori Perotti e Verdi a dare il massimo e a mettere tutta la loro esperienza in campo per cercare di difendere la categori. Perchè ci sono 3 A nella scritta? Perchè serve a rinforzare il messaggio di salvare la categoria, che per noi è importantissima.
Se ci salviamo, l’anno prossimo potremo partire già da una base di squadra e mirare ad un campionato più tranquillo e poi è chiaro che non c’è scritto da nessuna parte che come hanno scritto da qualche parte e Sabatini l’ha riportato, attualmente abbiamo il 7% di possibilità di salvarci ma ahimè c’è anche un 93% di probabilità che noi non ci salveremo. Ma io dico sempre che fino a che la matematica non ci condannerà noi dovremo sempre lottare per quel 7% di probabilità. Il tifoso è così, io come presidente del club, cerco di far passare questo messaggio a tutti quanti, anche ai più giovani, non dobbiamo abbatterci, dobbiamo sempre lottare. Io ho più di 60 anni anni ed io e molti degli associati al mio club, abbiamo passato dei momenti davvero difficili, abbiamo visto: retrocessioni e fallimenti, negli anni ’70, la Salernitana ad esempio non aveva nemmeno i soldi per prendere un treno per andare a fare una trasferta. Negli anni ’90 abbiamo visto fallimenti e società che nascevano e morivano dopo pochi anni. I giovani queste cose non le sanno e non se le possono ricordare, e allora io dico sempre cerchiamo di essere tutti quanti uniti. L’anno scorso mettemmo nei distinti uno striscione di 60 metri quadri: UNITI SI VINCE ed invocavamo l’unità da parte di tutti. C’era la spaccatura tra i tifosi, nell’ambiente anche giornalistico. Noi invocavamo l’unità e con la stessa unità siamo andati avanti e con l’unità abbiamo vinto un campionato. La squadra dell’anno scorso ci ha messo molto del suo, nessuno si aspettava che la Salernitana potesse vincere il campionato di serie B e poi alla fine abbiamo vinto il campionato con una squadra mediocre cha ha saputo approfittare dei passi falsi del Lecce e del Monza e nelle ultime partite la Salernitana ha centrato quelle 2-3 vittorie che le hanno permesso di fare il salto di categoria”.