Escono allo scoperto i professionisti deputati a cedere, stoccata alla Federazione: “Se riconosci indipendenza perchè imponi una deadline così breve?”.
Paolo Bertoli, uno dei trustee della Salernitana, ha parlato fuori dal Westin Excelsior di Milano circa quanto accaduto oggi, con il voto favorevole per la proroga al club campano. “Abbiamo questa scadenza al 31/12, vedremo come chiudere. C’è stato un punto interessante, la Federazione ha chiesto alla Lega di esprimersi sulla possibilità di avere una proroga, se non ci fosse una vendita entro quella data. All’unanimità i colleghi hanno espresso il desiderio di mantenerla in competizione. È un punto molto bello per le squadre concorrenti”.
Cosa dite ai tifosi?
“Che ce la stiamo mettendo tutta, di dare soddisfazione ai tifosi che se lo meritano”.
È apparso uno striscione a Salerno, la situazione è critica.
“Non c’è dubbio, non mi sento di dare torto ai tifosi. A noi è stato dato un incarico e stiamo provando a gestirlo, con un problema che è la scadenza. Quando hai i numeri della società prodotti a fine ottobre… Vendere una società non è semplice, il tempo era poco. Se ci fosse un desiderio da parte di disponenti e Federazione di allungare questo darebbe ossigeno. Noi ci sentiamo debitori nei confronti dei tifosi, non dobbiamo dare conto ai disponenti, ma alla squadra”.
Quali sono i paletti per la proroga?
“Il tema era quello di far sì che laddove ci fosse una proroga, cosa che io auspico se non ci fosse una vendita entro il 31 dicembre, sapere sin da subito cosa succederebbe alla fine del campionato, sia nel caso riesca a recuperare e rimanere in A, sia nell’altro caso. Sapere ora cosa accadrà, dare certezze, mi sembra giusto non lasciare le cose nel limbo, come fatto finora. È stato un periodo capestro, devi vendere un bene sapendo che fra 3-4 mesi non vale più niente”.