
Salernitana difesa dall’avvocato Chiacchio, ma arrivano consulenze anche da parte di altri importanti avvocati campani. C’è ottimismo, ma Udinese e Venezia sono pronte alla battaglia.
“Abbiamo fatto ricorso per entrambe le partite, per quanto riguarda la gara con l’Udinese aspettiamo il verdetto il 18 gennaio. Il mio auspicio è che ci riconoscano la forza maggiore, in quel caso la Lega A dovrebbe programmare la disputa delle gare. La parte soccombente ha comunque tutto il diritto di proporre ricorso nei gradi successivi, ovvero la Corte d’Appello e il Collegio di Garanzia del CONI. Lazio-Torino è quel precedente che tutti prendiamo come riferimento, ma guai a pensare che siano situazioni semplici. Noi guardiamo tutto, giorno dopo giorno, cercando di capire in che modo si muoveranno i nostri avversari. Alla Salernitana è stato vietato di partecipare ad eventi sportivi, eludere le disposizioni delle autorità sanitaria competente sul territorio era un reato. Ci sarebbero state conseguenze anche sotto il profilo penalistico, la recente decisione del TAR rispetto alle ASL non dovrebbe condizionare questo percorso sebbene mai il TAR sia intervenuto su cose del genere. Tutto è teoricamente possibile, secondo me nulla dovrebbe mutare rispetto all’orientamento che si è determinato per le gare inizialmente non disputate nello scorso campionato”. Così l’avvocato Edoardo Chiacchio intervenuto a Telecolore.
Il noto legale, che già l’anno scorso è stato protagonista su vicende molto simili a quelle di casa granata, parla dei precedenti e delle differenze con l’oramai famosa Juventus-Napoli: “Lazio e Torino si sono battute fino all’ultimo grado. La Juventus, invece, rimase completamente assente nel giudizio. Il precedente effettivo e serio, con due parti in causa, è quello tra biancocelesti e granata che ha stabilito che un giudice sportivo non possa disapplicare un provvedimento di natura amministrativa. L’intervento del TAR è un qualcosa di unico e senza precedenti, giammai una Lega aveva impugnato un provvedimento della ASL. Va detto, però, che il TAR dell’Emilia Romagna ha respinto il ricorso sostenendo che il diritto alla salute venga prima di quello economico. Anche al TAR, dunque, ci sono valutazioni differenti. Un provvedimento delle ASL non può essere eluso da una squadra di calcio, ci sono obblighi e leggi da rispettare”. Ma quanto tempo ci vorrà per esprimere un giudizio definitivo?: “Non possiamo chiedere di accorciare i tempi, c’è un iter che va rispettato. Il 24 dicembre abbiamo inoltrato ricorso al giudice sportivo per Udinese-Salernitana, si pronuncerà il 18 di gennaio ed è appena il primo grado di giudizio. Occorrerà un altro mese per il secondo e poi 30 giorni ulteriori per un terzo: secondo me arriveremo ad aprile, a meno che la Lega A non intervenga per accorciare i tempi ma solo quando dovrà pronunciarsi il Collegio di Garanzia. Noi navighiamo a vista, perchè non sappiamo se la controparte si costituirà e se si appellerà ad eventuali sentenze negative come faremmo noi senza ombra di dubbio. E ci potrebbero essere terze interessate che decideranno di intervenire al terzo grado di giudizio. Invito tutti a valutare caso per caso, ho esperienza in materia e so che le variabili sono tante e non è possibile fare alcun tipo di previsione sulle tempistiche”.
Su alcune voci circolate nei giorni precedenti e che quasi accusavano la Salernitana di aver sfruttato la situazione per favorire il passaggio di proprietà: “Mi sorprende che qualcuno si possa permettere di pensare a qualche tipo di furbata. La Salernitana ha rispettato scrupolosamente le disposizioni in materia, avvertendo l’ASL delle positività che erano state riscontrate a seguito del giro di tamponi. E l’ASL ha adottato i provvedimenti successivi. Chi ha visto malizia e afferma cose di un certo tipo rischia querele e azioni penali”.