. . .

Chiariello e tanti altri giornalisti napoletani non ammettono che il risultato dell’Arechi sia stato bugiardo.

Negli anni scorsi lo ricordiamo al fianco del Napoli a combattere battaglie contro gli arbitri, talvolta anche giustamente in virtù di favori continui alla – presunta – rivale Juventus. Del resto diversi giornalisti partenopei, per giustificare i continui fallimenti tecnici, si sono aggrappati al rigore non dato, all’espulsione dubbia, anche alle partite perse in albergo. Proprio per questo ci aspettavamo, almeno ieri, un’ammissione pubblica. Per la serie “Quest’anno il vento è cambiato e ci sta andando tutto bene”, poichè gli azzurri primeggiano anche nella speciale quanto inutile classifica dei favori arbitrali. All’Arechi Fabbri è stato l’uomo in più degli ospiti, una direzione a senso unico che ha indispettito i 17mila dell’Arechi e spinto diverse persone a lasciare anzitempo lo stadio. Umberto Chiariello, invece, nel solito editoriale non ha perso occasione per sminuire le potenzialità tecniche della Salernitana pur applaudendola per impegno e abnegazione. Ecco quanto ha detto a Canale21 suscitando non pochi malumori negli ambienti del tifo granata: “Di riffa o di raffa l’abbiamo portata a casa. In tante occasioni abbiamo visto il Napoli bello e spettacolare di Spalletti, oggi ci turiamo il naso e ci teniamo stretti tre punti che potrebbero significare fuga. Così come accaduto su sponda Inter, con Correa peggiore in campo e poi autore di una doppietta decisiva, anche a Salerno è stato decisivo un calciatore come Zielinski che pecca ancora in continuità pur essendo tecnicamente tra i più dotati. Hanno pesato le assenze di Insigne e Osimhen, ma i fatti hanno dato ragione a Spalletti. In un colpo solo ha vinto la partita, ha preservato due calciatori importantissimi e ha creato un certo distacco soprattutto da una Juventus in crisi e in caduta libera. L’Arechi ha dato una grande spinta alla Salernitana, pulsava forte il cuore granata. Ma questa squadra produce poco: un mezzo tiro di Gagliolo a tempo quasi scaduto e la punizione di Ribery. E’ a lui che la Salernitana si aggrappa: si sa, stiamo parlando di una squadra scarsa. L’ho sempre detto, non vedo perchè devo rinnegarlo oggi. Però è un gruppo vivo, che combatte e dà tutto quello che può. Restare aggrappati al treno salvezza e chiudere il girone d’andata con un distacco accettabile dalla quartultima consentirebbe, si spera, di correggere gli errori nel mercato di gennaio. Le altre non stanno correndo più di tanto. Il Napoli, invece, ha molte possibilità di vincere lo scudetto, pur con l’ostacolo di gennaio. La Coppa d’Africa ci priverà dell’ossatura della rosa, ma ad oggi i fatti parlano di 10 vittorie su 11 e di pareggio sul campo di una signora squadra come la Roma”.