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Gravina vs Lotito, senza garanzie non ci sarà proroga. Le ultime

La guerra fredda tra Federazione e Lotito sta penalizzando la Salernitana, ora occorre un confronto tra le due parti per prolungare il trust ed evitare il fallimento dei granata.

Quando lo abbiamo scritto due giorni fa, sono arrivati i soliti commenti social totalmente negativi. Come se raccontare i fatti e fornire notizie significhi sempre, e per forza, schierarsi pro o contro qualcuno. Per fortuna anche un giornale ben più autorevole come Repubblica ribadisce lo stesso concetto: la proroga al trust non solo non è sicura, ma è vincolata ad una serie di paletti che il presidente della FIGC Gabriele Gravina porrà sul tavolo di Claudio Lotito, presente al prossimo consiglio federale del 21 dicembre. Anzitutto va ribadito un concetto, per evitare il chiacchiericcio sul web che crea solo confusione: anche in caso di retrocessione i vecchi proprietari non potranno tornare in possesso del club, nè incassare un paracadute di 10 milioni diviso in due rate e, a sua volta, da dividere per due. Tradotto: Lotito farebbe tutto questo “casino” sotto traccia per 2,5 milioni di euro? Certo che no. Ma la FIGC chiederà una ulteriore autocertificazione in merito, anche in previsione di un potenziale ricorso vinto dal Bari al TAR rispetto alla possibilità non solo di ripristinare le multiproprietà ma anche di abolire i vincoli per affini e parenti di quarto grado. Cosa che, in un calcio in crisi economica, non sarebbe poi così immorale come viene dipinta.

Ma quali altri paletti verrebbero imposti? Secondo autorevoli testate nazionali, Lotito e Mezzaroma saranno chiamati a certificare la totale volontà di non fare alcun tipo di ricorso nè richiesta di risarcimento in caso di mancata vendita da completare entro il 30 giugno previa esclusione da tutti i campionati professionistici a prescindere dall’esito di questo torneo. Inoltre si continuerebbero a vietare le trattative di mercato sull’asse Lazio-Salerno fino ad insediamento di un nuovo proprietario, a quel punto libero di agire come meglio ritiene opportuno certificando indipendenza assoluta con i disponenti e l’assenza di rapporti lavorativi e sportivi negli ultimi anni. E’ dunque sempre più chiaro che una proroga, piuttosto che l’esclusione, metterebbe spalle la muro Lotito. Sia perchè non potrebbe fare alcuna richiesta di risarcimento, sia perchè la Salernitana sarà venduta presumibilmente per una cifra irrisoria rispetto a quelle stratosferiche prospettate in estate. Non è detto che arrivi l’ok alla proroga, sia chiaro, soprattutto se si certificasse il no ad offerte concrete è possibile e previsto dalle carte che i legali della Federazione convochino i trustee per un confronto a muso duro. E se, alla fine, ci fosse una sorta di commissariamento con trustee scelti dalla FIGC? Secondo alcuni legali contattati dalla nostra redazione, con l’ok alla proroga scatterebbe in automatico anche la riconferma dei professionisti attualmente a lavoro, con i disponenti forse chiamati a corrispondere altri 500mila euro come accaduto a luglio. Non ci sono obiettivamente i tempi tecnici per un trust nuovo di zecca, a meno che già dal 21 non vengano elencate tutte le condizioni insindacabili. Ma tutto passa dall’ok di Lotito e Mezzaroma che, pur senza potere decisionale, in parte sono rientrati sulla scena.