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Contenuti discutibili di un articolo pubblicato in queste ore, perchè nessuno parla di altre squadre retrocesse addirittura con meno punti? Il cambio di società consentirà anche di tutelare al meglio i colori granata da attacchi continui a livello nazionale

Credo si debba dire senza tanti giri di parole. La Salernitana non avrebbe dovuto essere ammessa a questo campionato. Non a queste condizioni. E quello che a me appare evidente è detto senza alcun intento punitivo per una città che vive il calcio e ama la sua squadra come accade in pochissime altre realtà ed è un pensiero che rimarrà qualunque sarà l’esito della trattativa per il passaggio di proprietà. La serie A 2021-2022 è e sarà un torneo falsato. Questo non significa che i verdetti di maggio non saranno legittimi. Ma è altrettanto innegabile che non si può nascondere il fatto che la Federazione e la Lega Calcio si siano trovate a gestire (male) una situazione che non si era mai presentata prima e lo abbiano fatto condizionate dall’evidenza che uno degli attori protagonisti della vicenda fosse Claudio Lotito. La regola dice che non si può essere proprietari, direttamente o in via indiretta, di due società di calcio che militano nella stessa serie. Punto.

Ogni altra situazione, anche ibrida come il trust che ha gestito la società in questi mesi e che sta valutando le offerte per i possibili nuovi proprietari, è da considerarsi fuori dal perimetro di accettabilità. La Salernitana avrebbe dovuto essere ceduta 30 giorni dopo la sua, legittima, meritata, indiscutibile promozione sul campo. Poi il termine è stato spostato al 30 giugno. Poi è stata data la possibilità di far gestire il tutto ad un trust, ovvero a due professionisti espressione di due banche d’affari e sotto la guida di un generale della Guardia di Finanza in pensione. Una cosa va detta con forza: quando si è costretti a vendere si è sotto scacco di una situazione che penalizza fortemente chi cede. E quindi Lotito in questa vicenda può anche, pensate un po’, passare per quello che ci sta rimettendo. Non a caso il valore che si attribuiva alla Salernitana Calcio la scorsa estate era stimato intorno ai 40 milioni. Adesso la stessa società (che al 30 giugno aveva evidentemente molte più chance di salvezza rispetto ad oggi) pare non la si riesca a piazzare a più di 20 milioni.

Ogni ora che passa la Salernitana vale sempre di meno perché al 31 dicembre se nessuno avrà scritto il proprio nome davanti ad un notaio la società verrà radiata, esclusa da ogni categoria professionistica e i calciatori (il suo quasi unico asset) andranno via a parametro zero. Il campionato potrebbe quindi riprendere a gennaio con 19 squadre. E la Federcalcio dovrà decidere cosa fare dei punti che la squadra campana ha tolto alle avversarie. Possiamo pensare che un nuovo acquirente possa insediarsi a gennaio, intervenire sul mercato rinforzando la squadra ed essere dunque da subito attivo in uno scenario del genere? Queste sono cose che hanno bisogno di tempo.

L’articolo è tratto dal Giornale di Brescia, ai colleghi facciamo una sola domanda: quando negli anni passati le ultime della classe avevano addirittura meno punti, come mai non ci sono stati articoli di questo tenore?