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Su Tuttomercatoweb si parla della lotta salvezza: la Salernitana, sfruttando il fattore Arechi, può ancora scrivere la storia

Guardando la classifica, vien da pensare che la Salernitana abbia già un piede e mezzo in serie B. Pur avendo una media punti migliore in questo girone di ritorno (una vittoria, cinque pareggi e appena tre sconfitte contro Lazio, Napoli e Inter), la formazione allenata da Nicola continua a rimandare l’appuntamento con il successo casalingo che manca, ormai, da ottobre: 1-0 sul Genoa, unica gara in cui i campani sono riusciti a mantenere la porta inviolata. Tuttavia l’andamento altalenante delle dirette concorrenti induce a tener viva la fiammella della speranza: il distacco dalla quartultima passa da 10 a 9 punti, molto teoricamente potrebbe essere un -3 dal momento che la Salernitana deve recuperare le partite non impossibili con Udinese e Venezia che, però, potrebbero essere programmate addirittura a maggio e, dunque, con una classifica già compromessa. “Non è ipotesi a cui vogliamo pensare: tocca alla squadra vincere le gare sul campo, noi stiamo facendo il massimo per dare un minimo contributo” hanno detto i legali granata in queste ore. Chiaramente il 2-2 col Sassuolo può essere visto come un risultato positivo.

La formazione di Dionisi sta attraversando un ottimo momento di forma, ha vinto in trasferta a Milano e Torino mettendo in grossa difficoltà anche big come Roma e Napoli e, ai punti, forse la Salernitana avrebbe meritato qualcosina in più pur con una traversa di Frattesi che poteva chiudere anzitempo il discorso. Eppure si vede ancora pochissimo la mano del direttore generale Sabatini. Patron Iervolino ha dato carta bianca al ds, gli ha messo a disposizione un budget importantissimo ma, ad oggi, i migliori sono sempre quelli della vecchia guardia presi abilmente da Fabiani senza proprietà alle spalle e con esigua possibilità di investire. Djuric, i due CoulibalyBonazzoliKastanosZortea, gli stessi Gyomber e Ranieri restano i migliori elementi della rosa, mentre dell’Instant Team annunciato a gennaio c’è poco o nulla. Si salvano Sepe e Mazzocchi, per il resto prestazioni deludenti e oggetti misteriosi. Fazio sta commettendo una marea di errori, Dragusin altrettanto, Perotti era fermo da un anno e mezzo e non si poteva pretendere di più, stesso discorso per un Radovanovic lento ed impacciato. Mousset sta facendo rimpiangere GondoBohinen non è mai stato preso in considerazione, per Mikael sono stati sborsati 800mila euro per un prestito oneroso ma ha visto il campo per una decina di minuti senza incidere in alcun modo. Su Verdi discorso a parte: che sia calciatore di talento non si discute, ma se un mister bravo come Juric non lo ha preso in considerazione nemmeno in situazioni d’emergenza è inevitabile fare una riflessione.

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La gente è divisa. C’è chi, sul web, continua ad attribuire demeriti alla vecchia gestione. Quella passata dal fallimento alla serie A. Chi invece va allo stadio, incita la squadra e ragiona con lucidità valutando i fatti e non tante belle parole. Se dovesse essere retrocessione, è necessario che l’attuale dirigenza si assuma le responsabilità per aver ereditato una squadra a -4 dalla salvezza con due partite in meno, capace di vincere a Verona con otto calciatori in infermeria e che, dal suo avvento in poi, ha perso occasioni irripetibili a cospetto di avversarie alla portata come Genoa, Spezia e Bologna. Iervolino ha già promesso una Salernitana vincente per la prossima stagione, qualora dovesse esserci il salto all’indietro. Persone a lui vicine assicurano che il rinnovo del ds sia tutt’altro che scontato e che presto dovrà dar conto delle tante spese effettuate senza riscontri sul campo. Intanto, dopo la Juventus, ci sarà la partita interna col Torino: arrivarci con distacco inalterato alimenterebbe un minimo di speranza e consentirebbe ai tifosi di sognare ancora l’impresa. Ieri, nonostante prezzi alti, poche iniziative e ultimo posto, c’erano circa 11mila spettatori e la spinta dell’Arechi ha fatto al differenza. Davvero un peccato che una delle piazze più calde d’Italia, che tanti punti aggiunge alla classifica, stia vivendo un’annata così complessa.