Sempre più sbiadito e lontano il ricordo di Lotito e Mezzaroma, il nuovo presidente fa sognare la piazza e spera che gli amministratori accelerino per consegnargli definitivamente le chiavi del club e chiudere con un passato fatto di freddezza e arroganza.
Dal continuo rinfacciare ai messaggi d’affetto inoltrati ai giornalisti e ai tifosi dopo una vittoria in trasferta. Dal “Vi ho portato i palloni” e “Faccio la squadra solo se vi abbonate” ad immagini di festa in tenuta granata insieme agli affetti più cari. Dopo stasera sembra sempre più lontana la fredda gestione Lotito-Mezzaroma, quella fatta di un rapporto di totale chiusura nei confronti del pubblico e che ha alimentato la spaccatura che va assolutamente ricucita tra tutte le componenti. Naturalmente anche Iervolino andrà giudicato per i fatti, ma le premesse sono ottime e sono bastati dieci giorni per entrare nel cuore della gente. Non perchè “è quello che ci ha liberato dai romani”, ma per il suo modo di fare genuino, passionale e intelligente che gli consentirà – si spera quanto prima – di fare un grande lavoro e scrivere una pagina nuova della storia del cavalluccio. L’inizio di una nuova epoca, fatta di sorrisi, aperture, ottimismo, lacrime e brividi e non di atteggiamenti burberi, cinici, in cui la Salernitana era un’azienda da gestire al meglio e non una passione da condividere con decine di migliaia di persone. Iervolino è imprenditore di successo, in tanti ambiti diversi dal calcio, e ha sempre basato le sue vittorie professionali sulla collaborazione, la condivisione, l’unità d’intenti e l’umiltà mista ad ambizione. Per questo siamo certi che Salerno è in ottime mani, meglio di così era difficile ipotizzare quando il salvagente – con tutto il rispetto – sembrava chiamarsi Agnello piuttosto che cordata Cerruti. Le foto che vi mostriamo spopolano sul web, in meno di un’ora già mille commenti sulla bacheca del patron e un pensiero praticamente unanime: trustee, amministratori e disponenti non facciano capricci, accelerino le pratiche per quanto possibile e consentano a Iervolino di operare subito. Perchè salvarsi quest’anno non solo sarebbe impresa che resterebbe negli annali della storia del calcio italiano, ma permetterebbe di aprire un ciclo che, oggi, non immaginiamo nemmeno lontanamente. Piedi per terra, sia chiaro. Ma che bello vedere il presidente della Salernitana con una sciarpa granata che abbraccia tutti mentre qui uno dei disponenti era restio ad appoggiare anche una mano sulla spalla quando si scattava una foto. Ognuno ha il suo carattere, ci mancherebbe, e nessuno cancella le vittorie della precedente gestione. Ma Salerno aveva bisogno di trasporto emotivo prima ancora che di promozioni e coppe in bacheca. Sia solo l’inizio, presidente!