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Il tandem che fa sognare Salerno e fa riesplodere la passione, comunque vada c’è un futuro assicurato.

A prescindere da come finirà il calciomercato, c’è già una doppia grande vittoria del tandem IervolinoSabatini: consentire alla città di parlare solo di calcio e ascoltare dichiarazioni che vanno nella direzione del “noi ci crediamo” senza parole di circostanza, ricatti alla tifoseria o giri di parole del tutto inutili. Sebbene parte della piazza (una netta minoranza, purtroppo rumorosa) continui a mostrarsi non all’altezza di questa totale inversione di tendenza, si respira finalmente un clima completamente diverso, in cui ogni componente si sente protagonista principale, pronta a dare il proprio contributo alla causa per trasformare un miracolo sportivo in una impresa possibile. Iervolino, sotto tanti aspetti, ha saputo toccare le corde giuste. Parole che la piazza non ascoltava da tanto tempo e una iniezione di fiducia di cui l’intero ambiente aveva bisogno dopo anni di chiusura totale. Oggi, tanto per rendere l’idea, anche vedere la foto di un nuovo acquisto che si allena o una dichiarazione ufficiale sembra un qualcosa di incredibile, visto che fino a un mese fa bisognava aspettare all’esterno del Mary Rosy per vedere, anche solo da lontano, i propri beniamini. Iervolino, persona di grande intelligenza, ha capito che una squadra di calcio non è l’azienda che vende elettrodomestici, ma un insieme di emozioni, sentimenti e sensazioni che Salerno vive a 360°. Una passione che sembrava sopita ma che covava sotto la cenere, un coinvolgimento ormai totale che va adesso trasformato in presenza fisica sugli spalti per trascinare la Salernitana sin dalla prossima partita che è una sorta di finale anticipata.

C’è poi l’effetto Sabatini, cui palmares ha spinto la piazza a invocare il suo nome ancor prima che venisse ufficializzato. Per un progetto a medio lungo termine che si basasse anche su giovani di prospettiva da scovare in giro per il mondo non poteva esserci scelta migliore, un modus operandi che garantirà un futuro stabile anche se, malauguratamente, dovesse esserci un salto all’indietro che tutti, oggi, saprebbero accettare con maturità e con la consapevolezza che la Salernitana, in A, è destinata a tornarci presto per restarci a lungo e aprire un ciclo. In passato l’arrivo di uno sconosciuto era accompagnato da enorme – e talvolta giustificato – scetticismo, oggi c’è la certezza che Sabatini non sia uno sprovveduto e che, da profondo conoscitore del calcio, sa quello che fa .E ci vuole comunque rispetto per chi, ultimo in classifica subentrato da appena un mese in una situazione complessa, ha voglia di spendere e di crederci senza rassegnazione. In attesa degli ultimi colpi e senza mettere troppe pressioni sulle spalle dei giovani in arrivo (che avranno bisogno di tempo per crescere e adattarsi al campionato italiano), riteniamo che la Salernitana sarà protagonista. Poi il campo parlerà ed emetterà l’insindacabile verdetto. Ma aver tagliato il cordone ombelicale con la Lazio, investire su talenti di prospettiva senza promesse a tinte biancocelesti e aver allacciato rapporti con tante società importanti dopo anni di distacco causa pessimi rapporti con l’ex patron è una vittoria di cui andare fieri. Se poi si battesse lo Spezia, magari con un bomber in extremis da aggiungere alla rosa, Salerno diventerebbe davvero una polveriera. E sarà dura per tutti, specialmente all’Arechi.

Gaetano Ferraiuolo