La voglia di provarci e di crederci è sufficiente per dire grazie e fare un applauso, Salernitana che proverà a dare filo da torcere a tutti ma serve la spinta dell’ambiente
Mancano ancora poche ore alla fine del mercato e c’è la sensazione che tutto possa accadere. Sul web si è scatenato un entusiasmo coinvolgente, al punto che anche una trattativa che salta non comporta nessun malumore perchè c’è la consapevolezza di avere alle spalle un tandem che sembrava solo un sogno fino alla mezzanotte del primo gennaio scorso. Dare un voto al mercato in base ai nomi che arriveranno sarebbe riduttivo. C’è chi penserà che l’organico è tale da poter tentare una rimonta clamorosa, chi ritiene ci siano scommesse e giocatori fermi da tempo, chi si aspettava di più e chi invece riterrà la Salernitana la rivelazione del girone di ritorno. Opinioni tutte rispettabili, ovviamente. Noi preferiamo dare, già oggi e senza sapere come andrà a finire, un 10 a Danilo Iervolino e Walter Sabatini. Perchè finalmente c’è la sensazione di un mercato fatto con una logica, con investimenti, senza dipendere da un altro club o dai capricci di un presidente che, in quel di Roma, sta facendo una brutta figura ed è l’unico a non aver ancora acquistato nessuno. Oggi Salerno ha una dimensione e un futuro di prestigio a prescindere da chi firmerà nelle prossime ore. C’è un presidente facoltoso, intelligente, che si è calato perfettamente nella realtà della piazza e che, siamo certi, a stretto giro di posta avrà un ruolo importante in Lega A. Un direttore sportivo esperto, lungimirante, con agganci e conoscenze imparagonabili a tutti coloro che lo hanno preceduto. E in merito ci sentiamo di dare un piccolo consiglio: basta pensare al passato, basta paragonare gli acquisti di oggi con quelli di ieri, basta riproporre il tormentone Kristoffersen o snocciolare i nomi dei giocatori che rifiutarono di firmare dopo 48 ore di trattativa. Sono fantasmi che devono essere scacciati dalla mente, anche per ripristinare un clima di serenità tra le varie componenti che purtroppo continuano a mostrare alcune spaccature.
Iervolino e Sabatini, in un contesto del genere e con tanti giocatori obiettivamente mediocri da rimpiazzare in tempi record, avrebbero potuto già proiettarsi alla prossima stagione rassegnandosi alla B e prendendo il minimo sindacale tanto per retrocedere con dignità. Invece hanno investito, senza farsi prendere per il cravattino (Izzo), assicurandosi sulle condizioni fisiche degli atleti (Diego Costa), abbinando l’esperienza che serviva a qualche giovane potenzialmente interessante pagato sei milioni di euro. Una sorta di novità, visto che fino a pochi mesi fa eravamo abituati allo svincolato di metà febbraio, al Carneade che restava 4 mesi per poi rescindere o al talento più o meno bravo che veniva tesserato tramite Lazio previa promessa di futuro a tinte biancocelesti. Acqua passata, pietra sopra. E solo per questo Iervolino va applaudito, per averci fatto riassaporare l’idea di normalità. Ad oggi non sono arrivati fuoriclasse, nè giocatori prontissimi per essere al 100% già con lo Spezia, ma il mercato è fatto con una logica, con aperture da parte di società inavvicinabili fino a dicembre causa rapporti pessimi con Lotito e con una visione a 360° che va oltre i 90 minuti della domenica. Sepe porta personalità, Mazzocchi è un buon giocatore, se Verdi e Fazio stanno bene sono tanta roba, Ederson va giudicato sul campo ma le premesse sono quantomeno incoraggianti, ci sarà poi una coppia d’attacco inedita che necessiterà di tempo per adattarsi, ma che ha caratteristiche interessanti.
Forse manca ancora un centrocampista d’esperienza, un altro centrale difensivo e un bomber che già conosca il campionato, forse non è ancora quell’organico di livello assoluto che possa tentare la scalata più incredibile della storia del campionato di A. Ma averci provato, aver speso, aver imbastito in tempi record una marea di trattative anche con gente di livello facendo parlare della Salernitana a livello mondiale è già un enorme passo in avanti. Così come nell’ambito della comunicazione e dell’apertura verso la stampa e i tifosi. Nessuna illusione, sarà il campo a parlare. Ma quando non c’è improvvisazione nè dipendenza da una casa madre il futuro resta roseo a prescindere da come finirà. E ora c’è un obbligo morale: sostenere la Salernitana fino alla fine, aiutarla nelle difficoltà, accompagnare i giovani nella crescita senza fischi al primo passaggio sbagliato e credere fortemente in un sogno. Macte animo, forza granata!
Gaetano Ferraiuolo