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Che fine ha fatto quella tifoseria che riempiva lo stadio a prescindere? Sarà lo zoccolo duro a fare la differenza

Nonostante l’importanza della posta in palio e i tantissimi appelli che si sono moltiplicati in queste ore, non decolla affatto la prevendita dei tagliandi per assistere al match in programma sabato pomeriggio allo stadio Arechi tra Salernitana e Sassuolo. Mai, da inizio stagione, al giovedì pomeriggio si erano registrati dati così bassi: 5100 biglietti staccati (stragrande maggioranza per il settore curva Sud) e 2455 mini abbonamenti per un totale di circa 7500 spettatori certi di assistere ad una partita che vale una stagione. Sicuramente ci sarà una leggera impennata nella giornata di domani, ma nella migliore delle ipotesi si toccherà quota diecimila. Dati decisamente bassi rispetto alle potenzialità della tifoseria, ma che confermano quanto – numericamente – lo zoccolo duro si sia assottigliato. Naturalmente lo 0-5 di Milano e l’ultimo posto in classifica a -10 dalla zona salvezza ha inciso e non poco sul morale del pubblico, il rischio minimo stagionale è concreto (Salernitana-Verona, 9700 spettatori ma si giocava di mercoledì alle 19 dopo quattro sconfitte di fila e senza una proprietà alle spalle) e al botteghino l’incasso sarà nettamente inferiore alle tre precedenti gare della gestione Iervolino (Lazio esclusa). Speriamo in un colpo di coda finale e in un Arechi trascinante, in versione dodicesimo uomo. Ora c’è un grande presidente, i mini abbonamenti agevolano i tifosi e la capienza è stata aumentata: nessuna scusa, tutti allo stadio!