La Salernitana che torna da Torino, sponda bianconera, con un punto in tasca, è da storia. E con questo nuovo campionato di A, tutto quel che verrà sarà un nuovo capitolo nella storia granata.
Salernitana, come te nessuno mai
Non proprio, ma come questa Salernitana, come questo club, come in questo momento, nessuno prima, sempre restando, chiaramente, in ambito granata. Giocano per la prima volta in 103 anni il secondo campionato di fila in Serie A, da qui tutto quel che verrà sarà storia per il club: ogni gol, ogni presenza in più, ogni punto conquistato laddove nessuna maglia granata ne è uscita indenne.
Questo, per quanto riguarda la sponda bianconera del Po, è storia, quella di ieri sera in cui Fazio e compagnia bella hanno tenuto in scacco la Juventus per oltre un’ora e mezza. Nella Juve però esiste un marchio di fabbrica che andrebbe inculcato in chi vuole ambire al massimo: la mentalità vincente. È quella che ti fa provare e riprovare anche oltre il 90′, è quella in cui anche se sbagli un rigore sei là pronto alla ribattuta in rete. Un piccolo esempio di cosa vuol dire imparare, e bisogna dirlo, dai migliori.
Quello che rimane, un gran bel punto
È un punto, potevano essere tre, ma è il primo là. Il primo punto, e i primi due gol segnati in casa della Vecchia Signora, che da oggi non somiglia più a qualcosa di impossibile. Ma ‘impossibile’ è un termine che non dovrebbe più esistere dalle parti di Salerno. Fino al 93′ della partita i granata erano avanti con merito, perché in una squadra c’è anche la difesa.
E fino a quel 93′ erano appena un punto sotto la Roma, settima in classifica. Ora è… appena sul lato sinistro della stessa, in una sorta di galleggiamento ancestrale in cui altri che dicevano di capirne di calcio, asserivano che Salerno non fosse fatta per la Serie A, di più, “Chi vuoi che investa a Salerno”. Ora muti.
FONTE: SALERNOSPORT24
FONTE FOTO: CARLO GIACOMAZZA