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Interessante articolo tratto dal sito Tuttomercatoweb.

Nel corso della conferenza stampa di ieri pomeriggio, il tecnico della Salernitana Fabrizio Castori ha virtualmente allontanato le voci di un esonero imminente chiedendo a gran voce sostegno ed equilibrio. Finito sul banco degli imputati per il pessimo rendimento della squadra testimoniato dall’ultimo posto in classifica, dagli zero punti e dal record negativo di reti subite, il trainer marchigiano ha ricordato a tutti che “la squadra è stata totalmente rivoluzionata, ci sono molti calciatori stranieri che devono adattarsi al campionato italiano, abbiamo affrontato avversari superiori come Roma e Torino e nessuno è mai retrocesso dopo appena tre giornate. Dare giudizi ora significa essere presuntuosi, il campo sarà l’unico giudice insindacabile e la Salernitana si salverà”. Parole che sanno tanto di difesa a spada tratta di un lavoro fruttuoso in B, ma che in A rischia di sortire un effetto boomerang. Del resto l’amministratore unico Ugo Marchetti è stato chiaro: se Castori proporrà ancora moduli rinunciatari, si potrebbe arrivare ad un ribaltone tecnico. Già stasera? In caso di risultato negativo con l’Atalanta, non ci sarebbe tempo per affidarsi ad un nuovo allenatore. Mercoledì, infatti, si torna in campo a cospetto del Verona ed è big match già vitale per riaprire il discorso salvezza. Si erano fatti tanti nomi per la sostituzione: da Maran a Colanuono, profilo assai gradito alla dirigenza che, in passato, andò via da Salerno per motivi personali pur mantenendo un legame forte con la piazza. A proposito di piazza, l’unica componente a non tradire mai è proprio la tifoseria. Erano in 1500 a Bologna e Torino, 15mila per l’esordio casalingo con la Roma senza dimenticare i 5000 per la presentazione di Ribery (oggi titolare al posto di Simy). Stasera altro sold out, con una curva Sud pronta a riabbracciare i gruppi ultras e un Arechi che costituirà il dodicesimo uomo in campo in parte temuto anche da un allenatore esperto come Gasperini.