Ci si aspettava un esito diverso dopo le tre manifestazioni d’interesse, ma ad oggi soltanto dichiarazioni contrastanti. Il rischio esclusione è concreto, ma in due mesi e mezzo ogni parte in causa proverà a risolvere la questione.
La nota emessa questo pomeriggio dai trustee ha alimentato un pizzico di tensione e di confusione negli ambienti del tifo granata. La verità è che, da diversi mesi a questa parte, non sono mai arrivate proposte concrete, anche perchè in quel caso due imprenditori intelligenti come Lotito e Mezzaroma avrebbero ceduto subito senza affidarsi ad una soluzione giuridica che comporta rischi imprenditoriali di vario genere. Altro che testa di legno e vigilantes improvvisati che si ergono a paladini della giustizia dopo aver inondato le proprie bacheche facebook di fake news. Ad ogni modo, analizzando a mente fredda quanto scritto dai trustee, si evidenzia che le trattative non si sono arenate, ma sotto traccia si continuerà a parlare con gli interlocutori sperando di trovare un accordo. E’ del tutto legittimo che si parta dai 40 milioni di euro richiesti senza giochi al ribasso, anche perchè la Salernitana avrà un futuro solo se il club andrà in mani solide, non del primo avventuriero di turno che vuole pagare a rate e con gli introiti dei diritti tv e del botteghino. Ora ci saranno altri 40 giorni di tempo per capire se e quando i potenziali investitori abbiano voglia di trasformare una chiacchierata informale in trattativa vera e propria. Salerno freme, la Federcalcio pure. Ma è solo questione di tempo.