
Finalmente è arrivata la sentenza, ascoltato anche l’ex tecnico Gian Piero Ventura che lo volle fortemente.
L’ex attaccante della Salernitana Alessio Cerci aveva chiesto un risarcimento alla vecchia di circa tre milioni di euro. L’attaccante romano avrebbe voluto che il club gli riconoscesse il biennale firmato nel 2019 e poi trasformato in annuale dalla società nel periodo del Covid e del lockdown. Il suo ricorso, come ampiamente prevedibile, è stato rigettato dal Collegio Arbitrale che, tra l’altro, riconoscendo la validità della tesi difensiva del club campano pone a carico del calciatore, fermo il vincolo di solidarietà tra le parti, il costo amministrativo di 250,00 euro oltre IVA. Inoltre, condanna il ricorrente alla refusione delle spese di lite che si liquidano, previa compensazione parziale tra le parti, nella misura di 5,000 euro oltre spese generali ed accessori di leggein favore dell’avvocato Gentile che si è dichiarato antistatario.
Si chiude finalmente in modo definitivo ogni tipo di rapporto lavorativo con un calciatore giunto a Salerno ormai al tramonto di una carriera altalenante e che, pur ben pagato, non ha dato assolutamente nulla. L’emblema della sua avventura in granata fu la serata di Ascoli, quando entrò al 60′ e fu sostituto dopo venti minuti beccando il cronico 4 in pagella. Un solo assist e tre presenze da titolare in un anno sono la cartina al tornasole di un fallimento tecnico senza precedenti, al punto che nessuno ha rimpianto la sacrosanta scelta della dirigenza di non rinnovare il contratto scaduto