Non ci sono gli estremi per agire legalmente, ma Castori ha mal digerito il comunicato di Marchetti.
“In relazione a quanto pubblicato sul sito ufficiale della U.S. Salernitana 2019 a seguito dell’esonero dall’incarico di allenatore di Prima squadra del signor Fabrizio Castori, nonché alle dichiarazioni fatte in conferenza stampa dal presidente del Pordenone calcio, signor Mauro Lovisa, nei confronti dell’allenatore Massimo Rastelli, anch’egli esonerato, l’Associazione Italiana Allenatori di Calcio riconosce che l’esonero è un accadimento che fa parte della vita di un allenatore e costituisce una legittima facoltà di sospensione della prestazione lavorativa del dipendente rimessa alla libera ed insindacabile discrezione della società. Anche per tale motivo deve essere, tuttavia, esercitata nel reciproco rispetto. L’esonero non deve mai decadere in un’ingiustificata lesione della dignità del lavoratore con esternazioni pubbliche che, focalizzate sulle capacità tecniche ed umane degli allenatori e condite da opinabili giudizi tecnici, svalutano l’operato di coloro che in precedenza erano stati selezionati proprio per la bravura e la competenza maturata nel corso della loro meritevole carriera professionale. Ci troviamo dinanzi alla violazione delle basilari norme che regolano la condotta contrattuale oltre che quella sportiva. Il nostro movimento, i nostri allenatori non lo meritano”. Questa la nota dell’AIC a sostegno del tecnico Fabrizio Castori dopo il comunicato stampa emesso domenica pomeriggio dall’amministratore unico Marchetti.