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Salerno prenda le distanze da chi ha scritto fake news a ripetizione giocando sul malcontento popolare. Dal club filtra, per la prima volta, un certo ottimismo. La Salernitana crede fortemente di poter aprire un ciclo.

“Non ci facciamo assolutamente condizionare dalle vicende societarie, noi lavoriamo sul campo e vi posso giurare che nessun calciatore ha mai posto il quesito all’interno dello spogliatoio. A noi spetta risalire posizioni in classifica”. Parole e musica del tecnico Fabrizio Castori che, in conferenza stampa, è stato quanto mai esplicito e diretto. E’ chiaro, però, che le parole dell’amministratore unico Ugo Marchetti hanno agitato la tifoseria, al punto che qualcuno ha addirittura deciso di disertare lo stadio fino a quando non si risolverà una querelle che si è trascinata ben oltre il previsto. La situazione, ad ora, è la seguente. I trustee hanno analizzato due proposte molto concrete, con tanto di scambio di documenti e confronto tra avvocati. La Salernitana ha certificato l’assenza di debiti e uno status finanziario che consentirà di arrivare a dicembre in attivo e senza un euro di perdita. E questo depone a favore di un ulteriore confronto positivo entro i prossimi trenta giorni. C’è una terza pista ritenuta attendibile, ma non siamo ad una fase avanzata.Non manca, come sempre, qualche personaggio che ha chiesto informazioni per poi sparire quando si trattava di tirar fuori i soldi. Ad ogni modo è questa la principale novità della giornata: un primo gruppo imprenditoriale avrebbe finalmente formulato una offerta economica non pari ai 40 milioni di euro richiesti, ma ritenuta congrua dai trustee e dal perito esterno che ha lavorato per tutto il mese di luglio per evitare speculazioni, ma anche giochi al ribasso. L’identità di questi soggetti è del tutto top secret, lo stesso Marchetti si interfaccia con i trustee ma, essendo l’amministratore unico e non il proprietario, non è tenuto a sapere tutto in tempo reale e nei dettagli. Del resto gli stessi Lotito e Mezzaroma assicurano che “saremo chiamati direttamente a cose fatte, non abbiamo notizie da quando non siamo più proprietari della Salernitana”.Nomi ne stanno circolando tanti, come accade ormai da un anno e mezzo.

La storia insegna che tutti coloro che hanno parlato prima sui giornali e poi con i diretti interessati non abbiano mai avuto intenzione di rilevare il club. Stessa cosa per personaggi a caccia di popolarità che ne hanno inventata una al giorno godendo di una popolarità per certi aspetti incomprensibile. A loro bisognerebbe chiedere che fine abbiano fatto Rainone, Della Valle, Montezemolo, mister X pronti a chiedere rimborsi milionari e sceicchi stranieri desiderosi di pagare…a rate e con i soldi dei diritti tv. Non ci stancheremo mai di dire che le trattative serie sono quelle condotte nel riserbo totale, il resto è pubblicità gratuita a danno della passione della gente. Di certo c’è che alla dirigenza stanno arrivando segnali incoraggianti e di totale serenità e ottimismo. Quello di cui c’era bisogno dopo le dichiarazioni di Marchetti. Altra voce da verificare assicura invece che un gruppo ripartirebbe dall’attuale management, un altro ricomincerebbe da zero. Ma in questo caso sono notizie da prendere con le pinze. Ma almeno, sotto traccia, qualcosa si muove. E a metà della prossima settimana ci sarà un altro comunicato dei trustee. Per metà novembre si spera di aver chiuso la partita, anche perchè una posizione di classifica non positiva incoraggerebbe avvoltoi che offrirebbero pochissimo sperando, poi, nei 10 milioni del possibile paracadute. Ad ora, infine, non risulta che la vecchia proprietà voglia fare battaglia. Si arriverebbe a questa estrema ipotesi solo se la Salernitana venisse ceduta a prezzi molto più bassi del previsto. Ma, in quel caso, sarebbe una questione tra Lotito, Mezzaroma e la FIGC che non toccherebbe minimamente il sodalizio granata. Anche se le contraddizioni del signor Gravina sono palesi. Che senso ha stabilire una deadline per un bene privato se attesti il distacco totale con i presidenti precedenti e un’autonomia finanziaria che consente di giocare i campionati?