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Legali FIGC non chiedono chiarimenti su bocciature dei trustee: chi bluffa?

La Federazione, in caso di manovre anomale, avrebbe già bloccato il campionato della Salernitana. E se davvero non ci fossero acquirenti seri? Ma alcuni gruppi interessati temono l’ingerenza della vecchia proprietà e si chiedono come mai non siano stati pubblicati i bilanci aggiornati.

Abbiamo raccontato ieri diffusamente della scelta di alcuni gruppi imprenditoriali – o singoli personaggi – di uscire allo scoperto per rispondere al comunicato emesso dai trustee giovedì scorso in cui si parlava di assenza di offerte congrue soprattutto dal punto di vista economico. Prima una cordata italiana, attraverso un comunicato stampa, poi Nuccilli (che però sul web non è stato molto acclamato dai tifosi granata, tanto per usare un eufemismo), poi ancora un gruppo svizzero che fa capo all’azienda Implenia assicurano di aver fatto di tutto per acquisire la Salernitana, ponendo dubbi sulla legittimità del no da parte della dottoressa Isgro e del dottor Bertoli. In questo caos totale c’è una sola cosa chiara: qualcuno non sta dicendo la verità. Siamo certi che due professionisti, che si sono assunti responsabilità di ogni genere, non direbbero mai di no sulla base del nulla: il loro compito è quello di cedere le quote dei disponenti e di accertarsi che i subentranti abbiano totale indipendenza e una solidità economica tale da gestire il club senza affanni anche nelle stagioni successive anche in caso di retrocessione. Allo stesso tempo non vediamo perchè un imprenditore debba farsi una pubblicità totalmente negativa inventando d’aver offerto somme anche molto cospicue.

Assodato che senza aver approvato il bilancio risulta praticamente impossibile ipotizzare ci sia qualcuno disposto a sborsare due milioni di euro come caparra (che non viene restituita se, studiando il bilancio stesso, ci sono perplessità e ci si vuole tirare indietro) e concordando con chi pensa che i trustee abbiano previsto cavilli burocratici di ogni genere per motivi ancora tutti da spiegare, aggiungiamo però un dettaglio non di poco conto: il trust prevede che i legali della FIGC venissero aggiornati quotidianamente, attraverso relazioni scritte e confronti telefonici, sugli sviluppi delle varie trattative. E, ad oggi, il presidente Gravina, la stessa Federazione hanno chiesto un incontro per capire i motivi di no che, leggendo le carte, appaiono immotivati. Chi sta mentendo? Dov’è la verità? E’ chiaro che questo clima di contestazione e rabbia porta a ragionare in modo meno lucido, ed è assolutamente comprensibile. pensiamo che altre società meno blasonate vengano vendute in quindici giorni mentre alla Salernitana si accostino solo avventurieri. Però, allo stato attuale delle cose, la FIGC avalla la scelta dei trustee e, anche per questo, concederebbe una proroga a patto che i disponenti accettino determinate condizioni. Se invece la Federazione avesse riscontrato anomalie nel comportamento di Bertoli e Isgro, la Salernitana sarebbe stata già esclusa. Domani giornata decisiva, se prima del consiglio federale non arrivassero rilanci ed offerte vincolanti viene effettivamente da pensare che ci fossero persone semplicemente a caccia di pubblicità. Viceversa si potrà ancora sperare in un miracolo entro il 31 dicembre, perchè la proroga significherebbe retrocessione certa.