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Lenta agonia: siano le ultime 48 ore di quest’incubo granata

Giornalisti, opinionisti, tifosi, ultras, addetti ai lavori, gli stessi calciatori: tra frecciatine social e discussioni inutili non ci si dimentichi mai che tutti stanno vivendo la stessa, imbarazzante situazione. Possibile contestazione già prima della gara con l’Inter.

Nessun segnale di ripresa, quasi da encefalogramma piatto, il cammino di questa Salernitana che dall’alto (pardon..) dal basso di questi numeri impietosi sotto gli occhi di tutti sta trasformando il cammino nel suo terzo campionato di serie A in un vero e proprio calvario. E cresce la rabbia di una tifoseria eccezionale che non meritava di assistere a queste prestazioni. ultima quella di Firenze, che fotografano una situazione drammatica che lasciano il campo a tante congetture e considerazioni delle quali tutti avrebbero fatto volentieri a meno. Perchè quando si parla di calcio e anche del sano calcio di provincia che in questo campionato di serie A livellato verso l’alto ha portato sul palcoscenico compagini come Empoli, Venezia, Sassuolo, Spezia fa rabbia  non vedere la squadra granata in una migliore posizione di classifica. E quell’ultimo posto, con soli otto punti in diciassette gare,  ci dice chiaramente che i margini di ripresa e forse anche di salvezza sono davvero ridotti ai minimi termini.

Siamo solo alla fine del girone di andata (mancano ancora due partite) ed il travagliato calvario di questo girone potrebbe non riservarci qualche sorriso visto le due antagoniste, Inter capolista all’Arechi e Udinese in trasferta sono avversari duri da affrontare. Ma tutti si aspettano quello scatto di orgoglio da parte di tutta la squadra che finora  non c’è stato se non in alcune gare. Che poi si sono concluse con le sconfitte.

Qualcuno addebita alla questione societaria questi passi falsi della squadra. In parte potrebbe essere ma è chiaro che le due cose viaggiano su binari diversi. Una cosa è certa. Tra due giorni, finalmente, i trustee ci faranno sapere i nomi delle <cordate> che hanno presentato le offerte per rilevare la Salernitana. Ci auguriamo che siano solide e che soddisfino tutto un ambiente in grande ebollizione, con la speranza, come si augurano tutti, che la campagna di rafforzamento di gennaio possa cambiare il volto a questa squadra con acquisti mirati e l’arrivo di calciatori che sposino in pieno la causa granata. Salerno e la Salernitana hanno bisogno di certezze, quelle certezze che finora non ci sono mai state anche per l’assenza delle istituzioni locali, pronte a salire sul carro dei vincitori nel mese di maggio con la promozione in serie A ed a scendere nel momento in cui c’era bisogno anche di interventi importanti verso la ormai ex società di Lotito e Mezzaroma facendo loro capire che la vendita andava effettuata subito e non dopo ben sei mesi. Una situazione davvero assurda e non commentabile….