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Iervolino e Sabatini hanno lasciato intendere che serviva un allenatore che osasse di più, il patron avrebbe cambiato già prima della partita con la Lazio.

Nel corso della conferenza stampa di mercoledì si è parlato, naturalmente, anche dell’esonero di Stefano Colantuono. Il presidente Danilo Iervolino, dopo aver confidato di averlo telefonato ieri per ringraziarlo, ha comunque ammesso fosse necessaria una inversione di tendenza per proseguire nella strada della discontinuità e affidarsi ad un professionista che lo ha colpito immediatamente e con cui spera di aprire un ciclo di media-lunga durata. “Ho un po’ di amarezza per le ultime due partite” ha dichiarato il patron “Non sono uno che fa polemiche, non voglio aprire un dibattito e i toni vanno tenuti bassi, ma alcuni arbitraggi non mi sono piaciuti. Con lo Spezia ci manca un rigore sacrosanto mentre loro ne hanno avuti due a distanza venti minuti. A Genova, invece, mi sarei aspettato un pochino in più di coraggio perchè le potenzialità le abbiamo. Occasioni sprecate, purtroppo il tempo scorre e posso dirvi che ho dormito male. Questo vuol dire, però, che sono molto attaccato alla Salernitana. Dispiace per Colantuono, ritengo abbia lavorato bene ma se una cosa non funziona è doveroso cambiare direzione. Oggi sono felice perchè ci siamo affidati ad un allenatore che, a mio avviso, farà benissimo”.

Sabatini, invece, ha fatto un paragone in risposta a chi domandava se l’esonero fosse tardivo: “Una volta mi è capitata una situazione del genere a Roma. Avevo Rudi Garcia in panchina, era l’allenatore delle dieci vittorie consecutive. Le cose stavano andando male, ma prendevo tempo prima di arrivare ad una decisione che, vi assicuro, è sempre dolorosa. Facendo due conti posso dire che ho sbagliato a non aver chiamato prima Spalletti, quello degli 87 punti che, in un campionato normale, avrebbero significato scudetto. Colantuono ha lavorato bene, posso assicurarvi che ha dato il massimo e rinnovo il ringraziamento per la professionalità che ha dimostrato”. Confermato, comunque, che Iervolino lo avrebbe sostituito già dopo il 2-2 con lo Spezia anche per un primo tempo ritenuto rinunciatario. In realtà sin dal primo giorno aveva dato mandato a Sabatini di provare a convincere figure di alto spessore come Claudio Ranieri e Rino Gattuso, ma i no categorici avevano spinto a prendere tempo sperando che il doppio confronto diretto potesse valorizzare il lavoro di Colantuono.