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Pochi personaggi hanno provato a sfottere la curva salernitana esponendo drappi della cavese, ma mille cuori granata hanno ammutolito anche i 10mila supporters rossoblu. Scene di gioia bellissime dopo i due gol della Salernitana, contro la Roma attesi 13mila spettatori. E gli ultras suonano la carica.

Una splendida carovana granata ha accompagnato la Salernitana in questa prima partita stagionale in serie A. Per tanti è stata una autentica odissea raggiungere  Bologna, quasi 10 ore di viaggio a causa di un incidente in autostrada e dei forti rallentamenti a Firenze legati anche ad alcuni lavori di manutenzione. Per fortuna, però, tutto è filato liscio sotto ogni aspetto e, pur con qualche mascherina in meno, c’è stato un totale rispetto delle regole. Impossibile garantire il distanziamento quando Bonazzoli e Coulibaly hanno gonfiato la rete, l’abbraccio della gente è stato liberatorio dopo due anni circa di chiusure e restrizioni talvolta anche incomprensibili. Ma le forze dell’ordine e gli steward, molto attenti nei controlli pre e post partita, hanno apprezzato la correttezza del popolo granata. Nel settore ospiti erano in mille, provenienti da ogni regione d’Italia e rappresentanti anche di alcuni club organizzati. Abbiamo visto, ad esempio, il Salerno Club 2010 e il Mai Sola presieduto da Antonio Carmando. Ma anche Andrea da Modena e moltissime famiglie interamente bardate i granata. Bellissimo. Rappresentanza salernitana massiccia in tribuna, un paio anche nella curva Nord notoriamente feudo del tifo rossoblu. Attimi di tensione quando alcuni personaggi hanno provocato la curva Sud mostrando drappi della Cavese. Effettivamente, non avendo più una propria squadra tra i professionisti dopo la mesta retrocessione in quella categoria dilettantistica che – storicamente – ben conoscono, hanno più tempo per dedicarsi alla città capoluogo. Inutile dire che sono stati ammutoliti immediatamente, con cori ad alta intensità e l’intervento successivo dei responsabili alla sicurezza che, con fare molto deciso, sono riusciti ad evitare uno scontro verbale con i salernitani. Una immagine obiettivamente ridicola, che conferma quanto parte della provincia continui a rosicare per la presenza in A della Salernitana piuttosto che essere orgogliosa. I commenti sul web, anche da parte di numerosi supporters biancoblu, vale più di ogni altro commento. Tornando agli amanti dell’ippocampo (tra cui spiccavano anche i famosi “meglio la D che la A fasulla con Lotito, non seguiremo la categoria”, ma non è il caso di fare polemica), il tifo è stato incessante. 90 minuti senza mai calare di intensità, anche quando il 3-2 di De Silvestri ha rotto l’entusiasmo facendo calare un paio di minuti di gelo totale. Qualcuno ha pianto, altri hanno cercato di farsi coraggio commentando laconicamente: “La serie A è questa, ma siamo vivi e combatteremo”. Cori contro Rapuano, applausi per tutti quando il match è finito consegnando alla storia una Salernitana bellissima per un’ora, ma con zero punti in classifica. E domenica, contro la Roma, attesi 12500 spettatori.