L’amministratore unico sempre più sul pezzo, la sua costante presenza in città potrebbe dare una spinta in più alla Salernitana.
La persona di cui Salerno aveva bisogno. Dopo anni di conferenze ricche di polemiche e di rinfacci, finalmente la tifoseria applaude un professionista esemplare e che, con signorilità e semplicità, ha fatto breccia nel cuore di tutti. L’amministratore unico Ugo Marchetti ha vissuto un mercoledì speciale, merito anche della curva che gli ha riservato un coro e un forte applauso non appena ha fatto capolino sul terreno di gioco. “C’è solo un generale” e “Marchetti uno di noi” intonava la torcida granata, consapevole che il futuro societario del club dipenda anche alla sua capacità di relazionarsi con i trustee e di allontanare dalla Salernitana quei tanti avvoltoi a caccia di pubblicità, ma senza un euro a disposizione. “Spero che la mia avventura possa proseguire anche in futuro, quando ci sarà il passaggio di consegne. Ho dato la mia disponibilità e sono un uomo a cui piace vincere le sfide, come si fa a non innamorarsi di questa tifoseria e di questa città?” disse quasi commosso nel giorno della presentazione in grande stile di Ribery, calciatore che ha voluto fortemente e con cui è nato da subito un feeling speciale. E Marchetti, sinceramente coinvolto da questa nuova esperienza, sta capendo giorno dopo giorno cosa significhi la maglia granata per un popolo profondamente innamorato e che chiede soltanto rispetto e chiarezza. Anche la squadra lo vede come un imprescindibile punto di riferimento, non è certo un caso che la sterzata ci sia stata dopo il suo discorso al Mary Rosy prima della gara con l’Atalanta. Ieri, invece, altro faccia a faccia a ridosso del riscaldamento: “Dovete credere in voi stessi, non siamo da ultimo posto e non valiamo zero punti. Ci fidiamo e vi sosteniamo, dimostrateci che non ci siamo sbagliati”, e via con un applauso generale che ha caricato e responsabilizzato il gruppo. Prima e dopo la partita c’è stato un bell’abbraccio con mister Castori, al quale è stata rinnovata piena fiducia a prescindere da ciò che accadrà al Sassuolo. Dirigenza e società riconoscono al mister di essere un grande faticatore, la squadra lo segue e i margini di crescita sono enormi.