Il direttore generale dell’Udinese nel mirino dei tifosi granata.
Che nello sport, come nella vita, ognuno tiri acqua al proprio mulino è cosa nota. Del resto assistiamo tutti i giorni a repentini cambi d’opinione dettati dalle esigenze del momento, al punto che la coerenza va spesso a farsi benedire. Naturalmente siamo i primi ad aver rimarcato quanto far giocare le squadre in queste condizioni rischi di falsare il campionato: domani, tanto per fare un esempio, il Bologna andrà a Cagliari totalmente decimato e ciò potrebbe incidere sulla lotta salvezza danneggiando anche la Salernitana. Ma lo spettacolo deve andare avanti, i signori del calcio non hanno voluto sentir ragioni al punto da fare ricorso contro le autorità sanitarie. Solo in Italia. Tornando all’attualità, non sono sfuggite le dichiarazioni del direttore generale dell’Udinese Pierpaolo Marino che, dopo la mortificante sconfitta interna per 6-2 con l’Atalanta, si è lasciato andare ad uno sfogo. Per la serie “questo non è calcio, non abbiamo fatto allenamento e c’erano pochissimi calciatori a disposizione”.
Tutto giusto, ci mancherebbe. Ma stiamo parlando dello stesso dirigente che, meno di un mese fa, parlò così alla vigilia della sfida fantasma tra Udinese e Salernitana: “Forse avrebbero potuto prendere un aereo privato. Noi siamo in campo nel rispetto delle regole, a mio avviso ha fatto bene la Lega A a non rinviare la partita”. I bianconeri, seguiti da un importante avvocato, hanno inoltrato ricorso chiedendo il 3-0 a tavolino, ricorso che per coerenza dovrebbero ritirare. Cosa che, ovviamente, non accadrà. Un bel tacer non fu mai scritto, recita un vecchio adagio. Purtroppo la pandemia non risparmia nessuno e le società dovrebbero manifestarsi solidarietà senza guardare il proprio orticello. Anche perchè ieri la Salernitana, messa peggio dei bianconeri, ha vinto a Verona.