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Media laziali offensivi verso i granata, ma c’è silenzio sull’aggressione

Veramente incomprensibile l’accanimento di alcuni giornalisti nei confronti della Salernitana.

Dopo i napoletani, ecco alcuni giornalisti laziali che si scagliano contro la Salernitana in modo tutt’altro che gentile e diplomatico. Ma ormai da inizio stagione si fa a gara a chi la dice più grosse per sminuire una squadra che, con tutti i suoi limiti, quantomeno ci sta provando ed è rappresentata da una tifoseria superiore a tante altre. Compresa quella biancoceleste che, ad oggi, è la più fredda e deludente incontrata. Tocca al giornalista Stefano Greco rincarare la dose con un commento che…si commenta da solo: “TRE PASSI VERSO IL FUTURO…PS: nun ce se crede, decine di milioni di euro di soldi della Lazio versati alla Salernitana per far arrivare in Serie A questa squadra di pippe. Retrocessi ancor prima di cominciare”. Per fortuna qualche tifoso laziale obiettivo ha espresso un certo dissenso nei commenti, scrivendo che “a me la Salernitana non è dispiaciuta, ha in campo un giocatore come Ribery e ha preso due pali. Potevano riaprire la partita, altro che pippe!”. Ma un po’ tutti i media che seguono la Lazio hanno rimarcato l’enorme divario tecnico, per fortuna con frasi meno “forti” e analisi che reputiamo più interessanti.

In attesa di capire quando invece si interrogheranno sui quattro gol incassati a Verona (squadra che i granata ha messo in enorme difficoltà), sul pareggio interno col Cagliari ultimo in classifica, sul ko di Bologna e sul rendimento pessimo in Nazionale di un buon rigorista come Ciro Immobile, aggiungiamo che siamo sorpresi del silenzio quasi totale rispetto agli inqualificabili fatti di cronaca nera che si sono verificati all’esterno dello stadio. Alcune bestie travestite da tifosi biancocelesti hanno messo a repentaglio l’incolumità del pubblico granata (finalmente all’Olimpico si è ammirata una vera tifoseria, non una curva a cui vietano la trasferta perchè ritenuta pericolosa e politicamente schierata) eppure al massimo ci sono stati dei trafiletti. Sarebbe opportuno soffermarsi su questi deprecabili episodi ed accertarsi che i supporters salernitani stiano bene piuttosto che criticare in modo così netto una squadra che, tra mille difficoltà, è in piena corsa per i propri obiettivi. Ma ormai, purtroppo, ci stiamo abituando a questa sorta di accanimento. Tra “impresentabili”, “Giocare nella Juventus non è come giocare nella Salernitana”, “Tifosotti” e “Pippe”, di materiale ne abbiamo in abbondanza. Vorrà dire che sarà ancora più bello salvarsi.