Belec, che gli ha tolto il posto esattamente un anno fa, ha stravinto il duello a distanza. Pioggia di critiche a Reggio.
Accolto dagli applausi dei pochi presenti, Alessandro Micai ha disputato la sua prima gara ufficiale con la nuova maglia in quello stadio che lo ha visto protagonista per due anni e in cui, pur da spettatore non pagante, ha festeggiato una promozione. Eppure non è stata una serata indimenticabile per il pipelet mantovano, desideroso di fare bella figura a cospetto di un allenatore che, sin dal primo giorno di ritiro a Sarnano, gli disse chiaramente che non avrebbe fatto parte del nuovo corso in virtù dell’imminente arrivo di Belec. Uno dei migliori portieri visti a Salerno negli ultimi 15-20 anni e che giammai ha fatto rimpiangere un ragazzo senza dubbio legato alla maglia, che anche sui social ha avuto modo di farsi apprezzare per la sua autoironia, ma che in campo continua ad alternare parate importanti (spesso istintive) ad errori grossolani che mai gli consentiranno di alzare definitivamente l’asticella. Sarà per l’emozione, sarà perchè per un portiere la lunga inattività rischia di essere pesantissima (ultima apparizione il 24 luglio 2020, il giorno del suo compleanno e delle papere che agevolarono il blitz dell’Empoli a Salerno), ma ieri sera Micai è stato il peggiore della sua squadra. Al punto che decine e decine di tifosi amaranto hanno preso d’assalto i forum dedicati alla Reggina esprimendosi con parole anche piuttosto dure. “Possibile che un direttore sportivo che è stato grande portiere in carriera possa puntare su uno così scarso?” e “Lasciatelo a Salerno, prendiamo un titolare di livello” due dei commenti più gettonati, una bocciatura comunque prematura. Riavvolgendo il nastro del match ricordiamo due uscite fuori area totalmente fuori tempo e una palla facilmente gestibile che invece gli è scappata di mano in piena area piccola. Non siamo d’accordo, invece, con chi gli attribuisce responsabilità sulla seconda rete dello scatenato Bonazzoli. Il tiro, forse anche leggermente deviato, era angolatissimo e la visuale era coperta da Cionek. Stesso discorso per il gol dell’1-0, scaturito da una giocata eccellente del centravanti di casa. Un 5 in pagella anche generoso per Micai, uno che sogna di tornare ai livelli di Bari ma che, per una sera, ha ricordato quello della seconda stagione in granata.