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Milan: “Obiettivo? Metà classifica in A entro pochi anni”

Lunga intervista dell’amministratore delegato della Salernitana che, questa sera alle 21, battezzerà anche il ritorno sugli schermi della storica trasmissione Zona Cesarini

“Non ci nascondiamo dietro un dito: sappiamo che la strada è in salita e ne siamo stati sempre consapevoli. Il presidente Iervolino sta facendo tantissimo, mister Nicola ha accettato questa sfida e anche a San Siro ho visto una Salernitana a viso aperto. Mi è parsa una squadra coraggiosa, almeno per mezz’ora. Indipendentemente da aspetti legali e vicende extracalcistiche, posso assicurarvi che siamo concentratissimi e carichi per le prossime gare. Ho scambiato qualche battuta con direttore e allenatore, ce la metteremo tutta e nulla è ancora compromesso. Anzi, siamo molto fiduciosi. In teoria ci sono anche due match decisivi da recuperare, si spera nel più breve tempo possibile. Ma il nostro progetto andrà avanti, che sia A o serie B. Abbiamo intenzione di garantire un futuro straordinario ad un pubblico meraviglioso”. Così l’amministratore delegato della Salernitana Maurizio Milan intervistato da Telecolore.

Si parla più nello specifico di questo progetto: “Per noi è molto importante questo campionato, ma il progetto Salernitana si poggia su tante basi che vanno oltre il risultato della domenica o la posizione di classifica. Ci sono elementi imprescindibili. Anzitutto l’innovazione, sfruttando le tecnologie che abbiamo a disposizione. In questo modo si può coltivare il rapporto tra la squadra di calcio e la tifoseria. Ci deve essere poi un rapporto di simbiosi con le scuole, con le realtà sportive del territorio. Siamo convinti che il calcio, icona del nostro Paese, possa consentire di educare i giovani riavvicinandoli a quei valori sani di cui, mai come in questo periodo, abbiamo assolutamente bisogno. C’è poi il tema dell’impiantistica e delle strutture che affrontiamo quotidianamente e che è oggetto di confronto anche con professionisti altamente qualificati”. Sull’entusiasmo del presidente e sul suo approdo alla Salernitana:  “Iervolino ha 43 anni, è giovane ma è già imprenditore di successo. L’investimento fatto per il giornale “L’Espresso” è l’emblema delle sue enormi ambizioni. Quanto a me e la Salernitana…è stato un colpo di fulmine. Sono stato contattato pochi giorni dopo l’acquisto del club, all’epoca lavoravo in Pegaso ed ero in riunione. Il presidente mi ha chiesto di sposare questo progetto, ho percepito il suo entusiasmo e la possibilità di costruire nel tempo un qualcosa di estremamente interessante. Ho chiesto 24 ore di tempo per riflettere, in realtà dopo 24 minuti avevo già deciso di seguirlo in questa iniziativa. Vogliamo fortemente immettere nel mondo del calcio le nostre idee innovative, far crescere la Salernitana sotto ogni punto di vista. Getteremo il cuore oltre l’ostacolo, su questo non ci sono dubbi. Vogliamo rimanere in serie A, se dovesse verificarsi una seconda ipotesi che non prendo minimamente in considerazione vi assicuro che ci faremo trovare pronti. L’obiettivo realistico è quello di lottare a breve per una posizione di media classifica in A seguendo il modello  Atalanta”.

Ancora sui progetti futuri: “Stiamo lavorando per migliorare il settore giovanile e ci affideremo ad una figura professionale di un certo livello. Sul piano delle strutture siamo totalmente sguarniti. Il Mary Rosy sarà modellato per essere degno di una società di serie A, stiamo facendo sforzi importanti non solo dal punto di vista economico. Anche in questo caso la tecnologia svolgerà un ruolo di primo ordine. Identificheremo luoghi che potranno ospitare le nostre squadre giovanili per gli allenamenti, posti dignitosi per un club sportivo che ha voglia di crescere. Il progetto è in essere, ci vorranno ancora una ventina di giorni affinché possa iniziare a materializzarsi. Vestuti? Ammetto che a me piace molto, mi affascina. Ho un collega tifosissimo della Salernitana, mi ha parlato molto della storia di questo impianto sportivo e so che la piazza tiene tantissimo a questo argomento. Ci ragioneremo e faremo delle valutazioni, il vecchio stadio sarà oggetto di una nostra visita a breve perchè le radici hanno la loro importanza e sono l’essenza che alimenta l’albero. Non mi posso sbilanciare, mi devo prima confrontare con il dottor Iervolino e con l’amministrazione comunale. Ma il Vestuti è nei nostri pensieri. Anche l’Arechi è un pezzo di storia della squadra e della città. Sarà uno degli elementi che guarderemo con maggiore attenzione, a prescindere da quella che sarà la categoria di militanza”.

Ancora sull’importanza del settore giovanile e sulle ambizioni del patron: “Dopodomani il presidente Iervolino ha indetto una riunione che sarà incentrata quasi esclusivamente su questa tematica. Preiti? Stiamo parlando con tanti professionisti, non è il momento di fare nomi. Iervolino è un innovatore, una persona dalla quale è sempre possibile imparare qualcosa di nuovo. Si farà valere anche nelle sedi istituzionali. Nelle riunioni in Lega ho avuto la possibilità di confrontarmi con colleghi e presidenti. In questo momento la loro attenzione è rivolta all’elezione del nuovo presidente. Ma, appena possibile, anche in quella sede vogliamo parlare di innovazione, di novità, di tutto ciò che può servire per migliorare il sistema. Il calcio è spettacolo, muove emozioni e dobbiamo ripartire da questo senza tralasciare alcun dettaglio. Ci sono importanti società di consulenza che ci stanno affiancando, calciatori e società devono essere in osmosi totale con la tifoseria. Stiamo valutando la possibilità di aprire un canale tematico. Il pubblico di Salerno è meraviglioso, lo sapevamo già e lo stiamo tastando con mano Vorremmo essere un modello da seguire in Italia, creare benessere, sperimentare cose nuove. Siamo estremamente motivati”